ll mercatino RiciclAnde, completamente distrutto da un incendio lo scorso 30 gennaio, ripartirà entro l’estate: è stata trovata una sede in via Rapezzi, nel centro di Vaiano, che sarà inaugurata probabilmente a giugno. Si tratta di una vecchia fabbrica, dove nei prossimi mesi verranno effettuati i lavori necessari per la sicurezza antincendio. Successivamente, verrà acquistata parte dell’attrezzatura andata bruciata, a partire dalle scaffalature, nel frattempo, ripartirà anche la raccolta del materiale ( le comunicazioni riguardanti orari e giorni verranno pubblicate sui canali social). “Il nostro obiettivo – spiega il responsabile Carlo Pampaloni – è di riaprire il prima possibile. In questi mesi abbiamo ricevuto la solidarietà di tantissime persone e siamo riusciti a effettuare spedizioni in Perù; l’ultima, di 110 quintali, è partita venerdì scorso”.
Una gara di solidarietà che ha visto l’apertura di un conto per la raccolta fondi da parte del Comune di Vaiano, l’organizzazione di numerose cene (l’ultima a villa Guicciardini) e anche la vendita di magliette ‘Insieme Rifioriamo’ promossa dal PD di Vaiano. “Abbiamo sempre diviso il ricavato in parti uguali fra l’attività della missione – spiega Pampaloni – e quella della ricostruzione del mercatino. Il ricavato, ad esempio, ci servirà per completare i lavori, pagare l’affitto e acquistare parte dell’attrezzatura, in attesa che la vecchia sede venga ripristinata”.
Si stanno infatti concludendo le procedure per il risarcimento da parte dell’assicurazione, il locale era di proprietà del Comune ed era stato concesso in comodato gratuito. Successivamente, verrà pubblicato un bando per i lavori di bonifica del materiale e infine si ripartirà con la realizzazione della nuova sede, che probabilmente sarà ancora più grande di quella andata distrutta. “Il mercatino – conclude Pampaloni – oltre ad avere una funzione caritatevole, devolve il ricavato delle vendite alle missioni dell’Operazione Mato Grosso in Perù. È ecologico, visto che si tratta di un circolo virtuoso del riciclo, ma anche sociale: parte del materiale raccolto viene donato a famiglie bisognose e ai senza fissa dimora che vivono a Prato”.
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