Una cinquantina di studenti che hanno presentato domanda al liceo sportivo e a quello di scienze applicate al Gramsci Keynes dovranno optare per la seconda scelta. “Purtroppo – ha spiegato il dirigente scolastico Stefano Pollini – non possiamo esaudire tutte le richieste per mancanza di spazi. Al liceo sportivo l’ eccesso di domande si ripresenta ogni anno, ma a febbraio abbiamo avuto più richieste anche per il liceo scientifico senza latino, un indirizzo che piace sempre di più alle famiglie ma che nella provincia di Prato è presente solo nella nostra scuola. Bisognerebbe attivare un altro corso anche in altri istituti”. Il criterio di selezione per il liceo sportivo è stato, come sempre, la comprovata attività agonistica, per scienze applicate il giudizio di orientamento da parte degli insegnanti di terza media. Ora la scelta torna nuovamente alle famiglie, il Buzzi ha dato la propria disponibilità ad accettare alunni. Posti esauriti anche al Marconi, il dirigente scolastico Paolo Cipriani sta facendo una ricognizione degli spazi. “Facendo un po’ di acrobazie- spiega – riusciamo ad accettare tutte le domande, resta però il problema dei ragazzi che cambiano idea dopo aver fatto l’iscrizione o terminati i primi mesi di frequenza: lo scorso anno da giugno a dicembre abbiamo avuto oltre cento richieste, siamo riusciti ad accontentare tutte le famiglie, ma quest’anno non sarà possibile”. Il problema degli spazi resta quindi fondamentale, a Prato probabilmente anche per la presenza di tanti alunni stranieri, l’effetto del calo demografico non si è ancora sentito alle scuole superiori. Intanto i lavori al Marconcino, che dovrebbero dare una boccata d’ossigeno ai presidi, probabilmente non si concluderanno in tempo per il prossimo anno scolastico. Resta aperto anche la partita della palestra del polo di San Paolo la cui consegna dovrebbe arrivare a giugno, la cabina elettrica è stata ultimata e si aspettano i collaudi degli allacciamenti.
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