Il 13 giugno di tre anni fa moriva il dottor Angelo Di Leo, luminare dell’oncologia, tra i massimi esperti del carcinoma alla mammella e a lungo fa direttore del polo oncologico dell’ospedale Santo Stefano che ha portato a livelli altissimi. A tre anni di distanza il Centro per i diritti del malato e la Fondazione Pitigliani, che ha collaborato a lungo fianco a fianco con Di Leo, lo hanno voluto ricordare con un semplice ma significativo messaggio: “Il 13 giugno 2021, la medicina mondiale perdeva un suo prezioso scienziato – si legge nel messaggio -. I cittadini malati perdevano un luminare, un medico lungimirante che sempre poneva al centro, l’umanizzazione nelle cure. Gli operatori perdevano un collega sempre pronto e disponibile a condividere i nuovi percorsi della medicina oncologica. Tutti, abbiamo perso un amico che con costante tenacia spronava costantemente ad impegnarsi nella ricerca, guadagnando affetto e stima in ambito internazionale, portando Prato e il nostro ospedale Santo Stefano, nei più prestigiosi convegni scientifici, in ogni parte del mondo”.
Di Leo aveva 58 anni e negli ultimi mesi della sua vita aveva lotatto contro una malattia neurodegenerativa. Originario di Palermo, Di Leo era arrivato a Prato nel 2003 dopo una serie di esperienze internazionali. In oltre 15 anni di impegno assoluto, ha portato l’oncologia pratese a livelli altissimi con costanti implementazioni di risorse e di spazi.
Riproduzione vietata