E’ stato presentato a Palazzo Strozzi Sacrati questa mattina, martedì 21 gennaio, il progetto definitivo per il collegamento infrastrutturale metropolitano tra Prato e Campi Bisenzio. Si tratta del primo dei due lotti per la realizzazione della cosiddetta “Fi-PO”, il collegamento delle città di Prato e Firenze attraverso il metro-tram. Entro il prossimo 31 gennaio, data di scadenza per la partecipazione al bando ministeriale, il progetto verrà inviato a Roma e poi occorrerà aspettarne l’esito. La priorità, come annunciato nei mesi scorsi, verrà data al lotto che partirà dalla stazione centrale di Prato fino a villa Montalvo (Campi Bisenzio). Un tratto che necessita uno snellimento della percentuale di traffico, densamente popolato e ricco di aziende centri culturali e scuole. Secondo le stime il primo tratto costerà 480 milioni di euro e permetterà di raggiungere Campi Bisenzio, partendo dal capolinea pratese, in circa 20 minuti mentre -una volta completata l’intera infrastruttura- per raggiungere Peretola da Prato serviranno 45 minuti. Secondo quanto ipotizzato dall’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, il nuovo metrotram accompagnerà circa 71 mila passeggeri al giorno lungo un’estensione della rete infrastrutturale di 8.3km. Il tram veloce avrà 13 fermate per una frequenza di servizio di 4 minuti urbano e 8 minuti per l’extraurbano. Tra gli obiettivi anche la riduzione delle emissioni e il miglioramento della qualità dell’aria, la continuità infrastrutturale con gli interventi previsti e la linea t2 peretola della tramvia ed il favoreggiamento del trasporto pubblico locale come alternativa alle auto private.
A Prato il capolinea, come detto, sarà in piazza Stazione Centrale per poi proseguire con otto fermate lungo ponte alla Vittoria, via Veneto, via Tacca e via Ferrucci, viale della Repubblica e via Berlinguer. A seguire è previsto un attraversamento dell’autostrada A11 (nuovo viadotto), l’intersezione via Moro-Via Berlinguer, via dei Confini per proseguire su via Parigi e poi il nuovo viadotto fino a Via Paolieri fino all’ultima fermata capolinea oltre Villa Montalvo (Campi Bisenzio). Nel progetto sono compresi anche alcuni “Bus link” di collegamento su gomma a Campi Bisenzio, un nuovo deposito e parcheggi scambiatori. Il tram veloce, che avrà una lunghezza di 42 metri ed una capienza a viaggio di 220-240 persone, viaggerà ad una velocità di circa 100km/h. La fase di progettazione è costata alla regione 9.5 milioni di euro, stanziati negli anni 2026-2027, mentre il costo dell’investimento totale stimato è di 489 milioni di euro.
Alla presentazione del progetto era presente la sindaca di Prato Ilaria Bugetti accompagnata dall’assessora alla mobilità Cristina Sanzò. La prima cittadina ha espresso profonda soddisfazione per il lavoro svolto in sinergia dagli uffici: “Ci siamo messi tutti al lavoro per provare a candidarsi a questo bando del ministero, sicuramente non troverà una concretezza nei prossimi anni ma intanto iniziamo -spiega Bugetti- Per noi si tratta di un investimento strategico che conclude quel collegamento con firenze necessario oltre a dare una mano alle necessità dei cittadini in ingresso ed uscita da Prato. Abbiamo modificato il progetto precedente toccando viale della Repubblica per creare un’asse con le scuole, il tribunale e le attività di numerosi professionisti, un percorso che vuole dare ulteriore sviluppo a quell’area”. Resta ancora centrale il nodo dei finanziamenti data la portata dell’investimento, senza prima un quadro chiaro e l’ok da parte del ministero dei trasporti sarà difficile stimare anche una tempistica dei lavori. “Ci siamo, partiamo. Il primo lotto Campi-Prato porterà il trasporto pubblico su ferro nella piana fiorentina che risente del trasporto in auto – spiega Eugenio Giani- Se noi riceveremo dal ministero il finanziamento partiremo perchè possa essere realizzato il prima possibile. Sarà la rivoluzione, vedremo meno macchine e prevederemo con questo anche un minor impatto ambientale nelle zone di Prato e Campi ma anche Osmannoro. Porci l’obiettivo 2030, se ci sarà l’ok dal ministero, è realistico”.
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