Tornerà anche quest’anno, per la quarta edizione, il Monteferrato Festival uno degli eventi d’arte contemporanea più attesi dell’estate pratese. La prima parte dell’evento, che partirà il prossimo 10 luglio, si svolgerà all’interno del Comune di Prato dove il festival affonda le radici. Per tre giorni, nella storica Villa Rucellai al tramonto, gli spettatori potranno assistere alla tragicommedia ispirata alla vita del Pellegrino Artusi. Nella fattoria del canneto, posto in grado di trasmettere il fascino contadino, verrà rielaborata la vita del celebre gastronomo e scrittore. Lo spettacolo, scritto da Tommaso Santi a cura di Valentina Banci vedrà la partecipazione anche di Riccardo Goretti. La seconda parte del Monteferrato festival si svolgerà invece nella riserva naturale dell’acquerino a Cantagallo. Dal 19 al 21 luglio, la programmazione si addentra fino ai paesaggi incantati della foresta per una tre giorni immersivi tra teatro, musica ed esperienze sensoriali e laboratoriali all’interno della Cascina Le Barbe dove sarà possibile anche rimanere a trascorrere la notte all’interno delle strutture preposte. Alla realizzazione del progetto ha partecipato la Regione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, ed Estra e conta sulla collaborazione sinergica dei volontari del Centro di scienze naturali, del Politeama e di Legambiente. Alla presentazione del tabellone, sono intervenuti il sindaco di Cantagallo Guglielmo Buongiorno e la sindaca di Prato Ilaria Bugetti. “Ho visto nascere questo festival e di questo sono molto orgogliosa- ha commentato la sindaca di Prato- per me riviverlo da prima cittadina è un grande onore, Cantagallo arriva a Prato e lo fa inserendosi come pezzo fondamentale di un puzzle della cultura che dimostra l’esistenza di una rete che collega la provincia al brand identity di Prato interpretando il mondo che cambia”. Anche il sindaco, da poco rieletto, di Cantagallo Guglielmo Bongiorno ha voluto ringraziare gli organizzatori e ha detto: “E’ un festival che è nato in maniera spontanea, grazie alla chimica delle persone che lo hanno proposto e portato avanti negli anni. Per tanto tempo abbiamo rinunciato all’idea di bellezza come motore che tiene insieme anche alcuni lati fragili, così recuperiamo le tante bellezze del territorio offerte a partire dalla natura”. Il Festival, nato sotto l’assessorato di Simone Mangani (responsabile della cultura nella scorsa giunta Biffoni) ha tra le peculiarità il recupero di una modalità tradizionale di fruire l’arte, scegliendo di posizionarsi in un luogo della Riserva dove non c’è segnale telefonico per riuscire a vivere un’esperienza immersiva lontana dalla quotidianità recuperando i ritmi naturali dell’uomo a contatto con la natura. Per prenotare i biglietti è possibile farlo attraverso il Collettivo Ferro26, mandando una mail all’indirizzo: [email protected] oppure rivolgendosi allo sportello biglietteria del Teatro Politeama Pratese in via Giuseppe Garibaldi a Prato dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
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