In occasione della ‘Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate’, Tobbiana ricorda i suoi diciotto giovani soldati partiti per combattere nella Prima guerra mondiale e mai tornati. Domenica 3 novembre, è in programma una celebrazione per onorare il sacrificio di chi ha combattuto per la Patria e per i valori italiani. Il programma prevede alle 11.15, nella chiesa di Tobbiana, la messa in suffragio dei Caduti di tutti le guerre, e a seguire la cerimonia con la deposizione di una corona sotto la lapide posta sotto il portico della chiesa vecchia e la lettura dei nomi dei diciotto soldati. Saranno presenti le autorità civili, militari e religiose, le associazioni combattentistiche e d’arma.
Una celebrazione che, in questi giorni, è stata preceduta da una ricerca sulla provenienza e la vita dei soldati partiti per la guerra. Tra loro anche due fratelli, morti uno nel 1916 a 26 anni e l’altro nel 1918 a 22, e Salvino Salvadori di 31 anni, morto in quella che ancora oggi è una delle più gravi tragedie della Marina militare, l’affondamento del piroscafo Verona, avvenuto l’11 maggio 1918 per colpa della Marina imperiale tedesca, davanti alle coste di Messina. Centinaia i soldati, diretti in Libia, che persero la vita in quella circostanza e tra loro, appunto, Salvino Salvadori di Tobbiana.
Tobbiana ricorda i suoi diciotto giovani soldati morti durante la Prima guerra mondiale
Una celebrazione per ricordare il sacrificio di chi partì per difendere la Patria. Tra loro anche una vittima del piroscafo Verona affondato dalla Marina imperiale
89
Edizioni locali: Prato