La seconda edizione di Tipo Festival si dilata nel tempo e negli spazi con una settimana di incontri, eventi concerti, mostre e naturalmente visite guidate nelle imprese e non solo, diffusi fra Prato Montemurlo e la Val di Bisenzio.
Primo appuntamento sabato 6 aprile con un laboratorio di “Piccola tessitura” per bambini e l’inaugurazione della mostra Entropie tessili. Caos ragionato in un mondo non perfetto, esposizione personale di Fabio Giusti al Mumat di Vernio, che rimarrà visitabile fino al 12 maggio. Mercoledì 10 aprile, in occasione dell’opening della mostra fotografica e ricognizione urbana realizzata dal laboratorio Fotoclub “Il Bacchino”, Città, industria, natura, a cura di Marco Badiani, dalle 18.30 verrà ufficialmente aperto il festival, con aperitivo e djset al PrismaLab. Giovedì 11 aprile sarà la volta degli appuntamenti di TIPO Books, con la presentazione di un libro inerente a storia e personaggi dell’industria pratese alla Biblioteca Lazzerini. Da non perdere, durante il festival, la proposta di Ipercollettivo, che prevede una serie di installazioni distribuite in punti strategici nel Macrolotto Zero: Plastic W(e)ave, realizzata appositamente per il Festival, evoca il movimento frenetico di un telaio che compone la geometria di un motivo tessile, a partire dai rocchetti plastici utilizzati per il filato. “Siamo molto soddisfatti della programmazione della seconda edizione del Festival di Tipo – spiega Gabriele Bosi, assessore al turismo del Comune di Prato –, a conferma dell’importanza di un progetto che sta crescendo di anno in anno e che sta caratterizzando sempre di più la nostra città e il nostro ambito turistico provinciale. La programmazione complessiva, con tanti eventi diversificati per tipologia e modalità, ci permette di fare di questo appuntamento un’occasione per far conoscere Prato a un pubblico nazionale e per dare centralità a Prato su un settore di turismo esperienziale con molte opportunità di sviluppo”.
ll programma istituzionale di Tipo Festival partirà venerdì 12 aprile con l’assemblea nazionale di AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale), una significativa conferma della centralità di Prato sul tema del turismo industriale. Sempre il Museo del Tessuto, sarà sede di un importante convegno che raccoglie le best practices del turismo industriale in Toscana e apre al dibattito a livello nazionale. In serata, sarà la volta del cantautore Ghemon, che si esibirà al Lanificio Bellucci nello spettacolo “Una cosetta così”. “Dopo le sperimentazioni degli anni precedenti – spiega Fabia Romagnoli, presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Prato –questa originale offerta turistica, così nuova e assieme così legata ai tratti caratteristici della nostra realtà economica, sta avendo il successo che merita contribuendo ad affermare nella nostra regione un trend innovativo ed esperienziale che trova in Europa esempi illustri”.
Sabato 13 aprile, nel pomeriggio, il programma prevede la scoperta dei mille volti del Macrolotto Zero: nel vecchio cuore produttivo novecentesco del tessile, oggi quartiere multiculturale e creativo, a fianco di edifici di archeologia industriale, ci sono esempi di rigenerazione urbana come il centro culturale PrismaLab, lo skate park con la street art di Zed1, l’inclusione sociale del punto luce Save the Children, la ricerca tessile internazionale di Lottozero e la creatività contemporanea de Lanarchico. A conclusione del tour verrà inaugurata l’opera Plastic W(e)ave, allestita negli spazi di archeologia industriale dell’Anonima Calamai in modo esclusivo per il festival di TIPO e visitabile solo per quella occasione. La giornata di sabato si chiude a Montemurlo, nell’azienda Bacciottini, con il concerto di Francesco Baccini, che ripercorrerà piano e voce oltre trent’anni di carriera con omaggi ai grandi della musica italiana a cui si è sempre ispirato (Luigi Tenco) e con cui ha collaborato (Fabrizio De André).
Domenica 14 aprile sarà la volta del secondo e ultimo tour, focalizzato sull’incontro tra ingegneria, architettura e teatro, per entrare in contatto con il legame tra la storia industriale di Prato e il mondo dello spettacolo, incrociando le strade di personaggi come Pier Luigi Nervi e Luca Ronconi. Una città che è crocevia di arte e ingegno, dove l’una si mescola con l’altro, dando vita a un connubio sempre al rialzo. Si potranno visitare il Teatro Fabbricone, il Lanificio F.lli Balli (con la sua Sala Nervi), l’ex Lanificio Michelangelo Calamai, il Teatro Magnolfi e il Politeama. Gran finale con Toscanacci, spettacolo con Paolo Hendel, Riccardo Goretti e Andrea Kaemmerle (ideato da quest’ultimo): un tributo alla grande comicità toscana, inaugurata da Boccaccio, Collodi, Malaparte e Bianciardi, da Omega Filati a La Briglia (Vaiano) che si è caparbiamente risollevata dai danni dell’alluvione del novembre 2023. Gli itinerari industriali sono stati curato dal Cdse coinvolto anche el coordinamento dei tanti altri progetti che da TIPO sono nati e hanno poi aggiunto ulteriori tasselli all’offerta di turismo industriale pratese “Si tratta di vere e proprie spin off – ha spiegato Luisa Ciardi – in particolare la Schoool realizzata in collaborazione con il Museo del Tessuto che coinvolge le scuole. Abbiamo richieste non solo dalla provincia, ma anche da fuori. Stiamo cercando di dare risposte a tutti, ma le domande sono veramente tante”