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Sudd Cobas, il corteo degli invisibili per il permesso di soggiorno: “I ritardi alimentano lo sfruttamento”


La manifestazione è partita dalla stazione centrale. Annunciata, per la prossima settimana, una riunione con il Comune di Prato per affrontare il tema delle residenze


Samuela Pagliara
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Di nuovo uniti, questa volta in corteo, per chiedere procedure più accessibili per i permessi di soggiorno e la fine delle lunghe file davanti alla Questura. Il sindacato di base Sudd Cobas si è riunito questo pomeriggio, sabato 19 aprile, in un corteo che è partito dalla stazione centrale di Prato per raggiungere le vie del centro storico, fino alla Prefettura. Obiettivo sensibilizzare, istituzioni e cittadinanza, sui i ritardi nelle procedure di rilascio dei documenti e chiedere maggiore dignità per tutti coloro che, spesso al freddo o sotto la pioggia, sono costretti ad aspettare in piedi ore ed ore per accedere agli sportelli. Ritardi di mesi- denuncia il sindacato- che non fanno altro che peggiorare e alimentare lo sfruttamento lavorativo. In alcuni casi -spiegano ancora- arrivano quando sono ormai prossimi alla scadenza.

“Siamo qui per i permessi di soggiorno e le residenze- spiega Sarah Caudiero, Sudd Cobas- sono problemi gravi su cui si formano dei business perchè le persone non riescono a trovare degli affitti. Questioni che vanno risolte,  noi abbiamo chiesto un tavolo alla prefettura, non  abbiamo mai ricevuto risposta per questo oggi arriveremo fino a lì in corteo per chiedere di ricevere una delegazione del sindacato. Con il Comune ci incontreremo invece la prossima settimana per affrontare il tema delle residenze- continua Caudiero- Sono condizioni che riguardano molte persone che vivono e lavorano in città, è così che nascono le condizioni per lo sfruttamento lavorativo”.

La mobilitazione di oggi, si inserisce all’interno della cosiddetta “Primavera 8×5”, l’ondata di scioperi e picchetti davanti alle aziende cinesi del distretto per squarciare il velo di indifferenza e sfruttamento che esiste. In una settimana, il sindacato è riuscito a firmare accordi per i lavoratori in sette aziende: All Goods, WSD, Confezione Perla, Stireria Song, Confezione Marte, Confezione Francesca e Stamperia Mix.  Stirerie, stamperie e confezioni nelle quali, da adesso, nessuno lavorerà più 12 ore al giorno a nero.

“Abbiamo raggiunto tantissimi risultati, ma ci sono ancora molti lavoratori che vogliono unirsi. Gli scioperi funzionano e continueremo a farli- conclude Caudiero- ieri abbiamo firmato un accordo anche a Forlì in un’azienda che si occupa di divani. La campagna di primavera prosegue”.

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