Si sono dati appuntamento per un’assemblea aperta convocata in piazza Duomo a Prato per chiedere la fine delle file interminabili, spesso al freddo o sotto l’acqua, alla Questura per ritirare i permessi di soggiorno. L’iniziativa è stata promossa dal sindacato Sudd Cobas che dopo quella nella lotta contro lo sfruttamento nelle aziende cinesi del distretto apre un nuovo fronte: “Precarietà lavorativa e precarietà sociale – è l’accusa del sindacato – si alimentano a vicenda in un circolo vizioso. È anche di questa realtà che si alimenta il supersfruttamento nel distretto”. I manifestanti hanno quindi raggiunto la Prefettura chiedendo di essere convocati ad un tavolo urgente con il coinvolgimento della Questura.
Alla manifestazione ha aderito in maniera ufficiale anche il Pd: “A livello nazionale – dice il segretario Marco Biagioni – serve una riforma delle norme sull’immigrazione, ma ci sono molte proposte concrete, promosse anche dalle associazioni di migranti, che si possono fare nell’immediato. Alcune sono già state sperimentate proprio qui a Prato. La nostra città può essere capofila di una sperimentazione nazionale sui permessi di soggiorno, spostando la competenza amministrativa per la verifica dei requisiti dalle Questure ai Comuni, con l’assegnazione delle relative risorse. Le migrazioni non possono continuare a essere trattate come un problema di ordine pubblico”.
Riproduzione vietata
