Sulle magliette i nomi delle donne vittime di femminicidio, sul viso un segno rosso come gesto simbolico di vicinanza nei confronti di chi non ha più voce. Questa mattina i ragazzi di alcune scuole superiori pratesi si sono ritrovati all’interno della palestra dell’istituto Tullio Buzzi in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne per una mattinata all’insegna della creatività e dello sport portando avanti un messaggio univoco contro tutti quei retaggi culturali, stereotipi e costruzioni figlie del patriarcato interiorizzate dalla società e che rappresentano il terreno fertile nel quale si sviluppa la violenza di genere. Al centro delle performance artistiche dei ragazzi messaggi toccanti e profondi con l’obiettivo di demolire luoghi comuni non solo nei confronti delle donne ma anche nelle relazioni intessute con l’altro. Partire dalla scuola, dalla sua funzione sociale fondamentale, per educare i ragazzi alla costruzione di nuove narrazioni più eque e giuste. Un importante evento di sensibilizzazione organizzato dalla Provincia di Prato in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale nelle figure di Ilaria Bonanno e Simona Guarducci, l’Istituto Buzzi, il Trofeo Città di Prato e la Consigliera di Parità Irene Romoli. Tantissimi i giovani che hanno deciso di impegnarsi, leggendo poesie e dialoghi sul tema.
Ad aprire la mattinata i saluti istituzionali del presidente della Provincia Simone Calamai, seguito dalla Sostituto procuratore della Repubblica di Prato Laura Canovai. Tra i presenti anche Elena la Greca e Anna Trentin del Centro Antiviolenza “La Nara” di Prato.
A seguire, gli studenti dell’Istituti Gramsci-Keynes, Liceo Copernico, Liceo Livi-Brunelleschi, Istituto Cicognini-Rodari e Istituto Buzzi si sono sfidati un un torneo amichevole di pallavolo femminile durante il quale ogni giocatrice ha indossato una maglia con il nome di una donna vittima di femminicidio, per dare volto e voce a tutte coloro che hanno subito violenza come quelli di Giulia Tramontano, Giulia Cecchettin, Yara Gambirasio, Ester Palmieri, Annarita Morelli. Infine, le istituzioni presenti hanno ricevuto delle targhe commemorative, raffiguranti la foto di Giulia Tramontano al settimo mese di gravidanza, tragicamente uccisa dal suo fidanzato il 27 maggio 2023. Un potente simbolo di memoria per rendere omaggio a Giulia e a tutte le vittime di violenza, affinché le loro storie non vengano dimenticate ed il loro ricordo diventi una chiamata all’azione per un futuro senza violenza.
“Voi ragazzi siete i veri protagonisti di questa giornata e vi ringrazio per il prezioso contributo che state dando – ha dichiarato il presidente Calamai, rivolgendosi agli studenti presenti – Questa è una giornata dal valore altissimo, istituita dall’ONU nel 1999. Dall’inizio dell’anno sono stati registrati 98 femminicidi, un dato che ci impone di riflettere sulla drammaticità della situazione che stiamo vivendo. I femminicidi rappresentano il culmine di una violenza di genere che si manifesta in molte forme, fisiche, psicologiche e di discriminazione, è per questo fondamentale saper riconoscere e comprendere quando una situazione non è più normale”.