E’ Niccolò Paolino, 4°A Liceo Scientifico Antonio Gramsci di Firenze, con il suo racconto “La scintilla”, il vincitore della XIII Edizione del Premio Letterario Nazionale Città di Prato Arte di Parole “Gianni Conti”, dedicato alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grato di tutta Italia. Un racconto dal ritmo incalzante e con un finale inquietante quello scritto da Paolino, che induce a riflettere: l’intelligenza quantistica si eleva al di sopra della limitatezza umana con un ribaltamento completo del ruolo dell’uomo.
Secondo classificato “La ferrovia” di Ludovica Zenti, 4°A Liceo Classico Galileo di Firenze, studentessa per la terza volta premiata essendo arrivata tra i finalisti anche nelle precedenti edizioni “Luce” e “Voci”. Il suo racconto, dove i dialoghi segnano il ritmo e il pathos narrativo, riprende una storia realmente accaduta di un processo viziato dal pregiudizio razziale ed eseguito in modo sommario. Il protagonista quattordicenne subì pertanto la pena capitale per poi essere dichiarato innocente in un processo postumo.
Terzo posto per Arianna Chiara Monaca, 4°F Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria. Il suo “Briciole di umanità” vede come protagonista un uomo che cambia prospettiva nel corso di pochissimo tempo, di fronte a incontri che aprono il suo cuore e gli fanno ritrovare il suo volto umano tra le macerie provocate dalla guerra.
La cerimonia di premiazione del concorso letterario nazionale che è diventato fiore all’occhiello nella vita culturale pratese e appuntamento importante per le scuole superiori italiane di secondo grado, si è tenuta a Prato stamani, sabato 25 maggio, nel Salone Consiliare di Palazzo Comunale. Gli studenti vincitori del Premio Città di Prato Arte di Parole “Gianni Conti” sono stati premiati alla presenza dell’Assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani e del dirigente scolastico dell’Istituto Gramsci-Keynes Stefano Pollini.
Tutte le regioni, tranne Valle d’Aosta e Molise, hanno partecipato al premio, 52 province italiane, ovvero circa la metà del totale, hanno inviato elaborati e tutte le scuole pratesi hanno aderito all’iniziativa. Un risultato che dimostra la significativa partecipazione e l’indiscutibile apprezzamento da parte dei giovani nei confronti del concorso.
Il tema di questa tredicesima edizione è stato “Contrari”, uno spunto costitutivo che individua l’ “opposizione” come fondamento del pensiero umano e scientifico fin dall’antichità, da quando Eraclito identificò negli opposti che si confrontano la chiave del divenire, del cambiamento incessante. “Il tema contrari – ha sottolineato il Prof. Stefano Pollini – ha dato ampia possibilità di esprimersi, secondo una varietà di temi e problemi che abbracciano l’intero arco delle questioni fondamentali. Possiamo davvero complimentarci con gli studenti per i loro racconti”.
Da parte sua la professoressa Teresa Paladin, del Salotto Letterario Conti, ha osservato che “In un mondo digitale che conduce all’isolamento è attraverso lo sguardo al contrario, al valore divergente che si può operare per l’armonia, si può comprendere la bellezza e complessità dell’esperienza umana e socio-culturale e superare i pregiudizi. Gli studenti si sono avventurati in questo viaggio letterario regalandoci racconti di elevata qualità e di indiscutibile spessore. Un’edizione in cui la creatività si è coniugata con l’analisi perspicace e profonda della realtà, nei suoi spazi luminosi e nei suoi labirinti oscuri”.
“Mi sembra che sia stata un’edizione particolarmente ricca, come se il long-covid avesse terminato di produrre i suoi effetti e la scrittura si fosse liberata – grazie anche ad un tema che si innesta per definizione nell’adolescenza – di alcuni dei suoi fardelli ma non di quello della sua libertà, né della sua relazione con la cura. La capacità di composizione – non solo l’acutezza dei soggetti scelti – spicca e riluce”, ha osservato l’Assessore alla Cultura del Comune di Prato, Simone Mangani.
La giuria è stata concorde nel rilevare la capacità degli studenti di andare in profondità nelle tematiche del mondo attuale. “E’ stato bello e interessante leggere gli elaborati dei ragazzi. Noi giurati abbiamo riscontrato contenuti articolati ed estremamente vari nella composizione narrativa, tutti rispondenti a una gamma di tematiche esistenziali e collettive di vitale importanza”, ha affermato Stefano Betti in rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Tutto ciò ha ampiamente ripagato tutti coloro che si impegnano in questa avventura letteraria certi di offrire uno strumento di riflessione, espressione e crescita alle nuove generazioni. Alla cerimonia hanno preso parte lo scrittore Edoardo Nesi, testimonial e presidente della giuria e lo scienziato pratese, ma di fama internazionale, Luca Bindi, presidente del Premio, attraverso un video. Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato era presente la presidente Diana Toccafondi. E’ intervenuta inoltre per portare il proprio saluto Daniela Toccafondi, presidente PIN – Polo Universitario Città di Prato.
Hanno presenziato i rappresentanti degli enti che garantiscono con il loro contributo l’espletamento del concorso. Il partenariato che sostiene l’Istituto Gramsci-Keynes in questa avventura letteraria è infatti di ampia portata: oltre alla Biblioteca Lazzerini di Prato e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, sostengono il Premio: Soroptimist International Prato, Rotary Club Prato Filippo Lippi e Famiglia Pagnacco “In ricordo di Pier Francesco Pagnacco”. Gli enti patrocinanti sono, oltre al MIM: la Regione Toscana, il Comune di Prato, la Provincia di Prato e il Salotto Letterario Conti di Sesto fiorentino.
Ai vincitori sono stati riservati previsti premi in denaro dal 1° al 5° classificato, rispettivamente da euro 600 a 250, e per il vincitore del premio Città di Prato; agli altri finalisti è stato consegnato un “Buono acquisto libri”. I premi sono stati consegnati agli studenti o ai loro delegati se in presenza, o, in alternativa, se collegati via web. La premiazione è stata trasmessa in diretta streaming sul sito del Comune di Prato.
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