E’ stata perquisita anche la sede pratese di Etruria 14 nel corso del blitz disposto dalle procure di Prato, Lucca, Firenze e Pistoia contro esponenti e sedi dei gruppi Etruria 14 e Rete dei Patrioti accusati di “espressioni minacciose e offensive nei confronti dell’ordine della magistratura”, in relazione allo striscione messo tra il 19 e il 20 novembre davanti al palazzo di giustizia di Prato con la scritta “Musk ha ragione toghe rosse andatevene”. Lo striscione fu poi rivendicato sulla pagina Fb di Etruria 14 con un post dal contenuto ritenuto “offensivo e oltraggioso” verso il presidente Sergio Mattarella. Lo stesso striscione fu posizionato, la stessa notte, anche davanti alle sedi giudiziarie di Firenze, Lucca e Pistoia, dando così origine ad altrettanti procedimenti penali poi coordinati tra loro dalle quattro procure che indagano per oltraggio e minaccia al corpo giudiziario, e offesa all’onore e al prestigio del Capo dello Stato.
Le perquisizioni sono state effettuate dal personale della Digos e della Squadra mobile di Pistoia coadiuvato dalla polizia postale e sono state finalizzate all’acquisizione di documentazione utile a ricostruire le attività delittuose e ad identificare gli autori delle stesse. Oltre alle sedi dei gruppi, sono stati perquisiti anche singoli appartenenti agli stessi. Risultano complessivamente sette le persone indagate. Nel dettaglio tre soggetti sono indagati dalla procura di Lucca, tre da quella di Pistoia mentre un settimo soggetto è indagato sia da quella di Prato che da quella di Firenze.
La deputata pratese di Forza Italia Erica Mazzetti, in una nota, ha voluto condannare quanto successo: “Le Istituzioni sono di tutti e ogni attacco, che provenga dagli estremisti di un colore politico o dell’altro, va condannato. Quanto commesso dagli estremisti di Etruria 14 e Rete Patrioti merita immediata e totale condanna – ha aggiunto Mazzetti- Dico no al clima d’odio e di paura che alcuni gruppuscoli radicali – di ogni estrazione politica – stanno alimentando nel Paese. Ad ogni modo, l’Italia ma anche la nostra città di Prato hanno anticorpi a sufficienza per respingere i violenti e i sediziosi. È un momento complesso, ma lo supereremo uniti nel segno della libertà e democrazia”.
Sulla vicenda interviene anche Marco Martini, consigliere regionale Pd: “I fatti di novembre erano di grande gravità e oggi come ieri ribadiamo la solidarietà al presidente della Repubblica e ai magistrati – dice -. Ora l’intervento delle Procure, che giudichiamo positivo e significativo, conferma che non si devono sminuire certe manifestazioni. Le perquisizioni ad esponenti e sedi dei gruppi Etruria 14 e Rete dei Patrioti rappresentano un inequivocabile segnale che la prepotenza e l’indecenza di questi gruppi neofascisti non possono restare impunite. Auspichiamo quindi che siano individuate le responsabilità di questi atti ignobili e vergognosi”.
Da Partito Democratico pratese la condanna è unanime a partire dal segretario Marco Biagioni che, esprimendo solidarietà a Mattarella, aggiunge: “A Prato, come nel resto del Paese, non ci può essere spazio per quelle organizzazioni che si richiamano alle pagine più buie della nostra storia. Come Pd, oltre alle doverose indagini, auspichiamo che si arrivi allo scioglimento di tutte le sigle che si rifanno allla galassia neofascista e neonazista. La nostra città ha fatto della convivenza democratica e dell’inclusione i suoi valori fondanti. Chi inneggia all’odio e attacca le istituzioni democratiche va contro la storia e l’identità di Prato. L’attacco coordinato alle sedi giudiziarie toscane- aggiuge Biagioni- condotto e rivendicato da Etruria 14 è parte di una strategia di aggressione dei valori democratici”. Sulla stessa linea anche la giovanile del pd, con il segretario Niccolò Gherardini che aggiunge: “È necessario intervenire con fermezza contro queste organizzazioni che minano i valori della nostra Repubblica. Il potere pubblico deve garantire il rispetto dei principi costituzionali anche sciogliendo queste formazioni eversive”. “A fianco delle azioni legali, serve un impegno educativo e culturale per contrastare l’odio e promuovere i valori democratici- conclude Stefano Ciapini, Responsabile Attualità dei Gd Prato- Non possiamo tollerare alcuna nostalgia per un passato buio e antidemocratico. Punire i fascisti non è solo un dovere legale, ma un imperativo per difendere la libertà e i diritti di tutti.”
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