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Frana Sr325, le associazioni di categoria scrivono anche al ministro Salvini: “Occorrono risorse e il coinvolgimento della Protezione Civile”


Dopo aver chiesto al presidente Giani di proclamare lo stato di emergenza per la Val di Bisenzio, ora chiedono al Governo di stanziare le risorse per risolvere il problema della frana di Camino


Alessandra Agrati


Inviata la lettera al presidente della Regione, Eugenio Giani con la richiesta della proclamazione dello stato di emergenza per la Val di Bisenzio, le associazioni imprenditoriali – Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana Centro e Confartigianato Imprese Prato – hanno immediatamente ripreso carta e penna per scrivere e informare il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, delle complicazioni sorte in merito alla messa in sicurezza e del conseguente rinvio della riapertura di almeno una carreggiata della Sr 325 a data al momento ignota. La comunicazione è stata indirizzata anche ai viceministri dello stesso Dicastero, Edoardo Rixi e Galeazzo Bignami.
Al ministro le associazioni chiedono – nelle more dell’accettazione dello stato di emergenza – di mettere a disposizione del territorio “tutte le risorse, umane e materiali, di cui il suo dicastero può contare ai fini della rapida risoluzione di un problema le cui ripercussioni si stanno manifestando nella forma più dirompente”.
Viene inoltre richiesto il coinvolgimento della Protezione Civile Nazionale, nell’ottica non solo della riapertura più rapida possibile della strada ma anche della sicurezza complessiva del territorio e della popolazione.
Le tre associazioni avevano già inviato una lettera al ministro Salvini il 5 marzo scorso informandolo dell’accaduto, alla quale il ministro stesso aveva tempestivamente risposto offrendo la disponibilità a mettere in campo quanto fosse necessario per la soluzione del problema. Un problema adesso più che mai devastante per la Val di Bisenzio e che reclama risposte concrete e immediate.

Dopo la posa delle prime due reti metalliche, sono intanto in via di ultimazione i rilievi tecnico scientifici necessari al team di geologi per lo studio e l’analisi del movimento franoso. La squadra di lavoro, costituita da geologi esperti in vari settori delle scienze della terra, sta acquisendo dati dettagliati grazie sia all’utilizzo, mediante drone, della tecnica Lidar che permette di determinare la distanza di un oggetto presente sul terreno utilizzando un impulso laser,  sia di rilievi geologico strutturali e geofisici, eseguiti direttamente sulla parete da personale specializzato nell’arrampicata su roccia. Si è potuto quindi  definire l’area di intervento e le porzioni che necessitano di approfondimenti, compresa la fascia di terreni immediatamente a monte, che sono già in corso di esecuzione.

Conclusa la fase del disgaggio, si è proceduto con l’esecuzione di profili sismici mediante la tecnica della rifrazione, il metodo utilizzato per determinare la struttura del sottosuolo e identificare le caratteristiche delle formazioni geologiche sfruttando la velocità di propagazione delle onde sismiche. Contemporaneamente alle indagini geofisiche sono stati eseguiti rilievi geo-strutturali, volti a studiare la composizione e la struttura delle rocce nel sottosuolo, condotti principalmente da geologi specializzati che utilizzano tecniche alpinistiche per lavorare direttamente sulla parete rocciosa. “Tutti i dati emersi dalle ricerche geologiche e geofisiche ha dichiarato il presidente della Provincia di Prato Simone Calamai – -forniranno una panoramica aggiornata della condizione del versante e delle strategie necessarie per garantire la sicurezza dell’intera zona.

Intanto Luis Micheli Clavier, Letizia Faggi e Umberto Presutti Gallinella, esponenti della Lega, ieri hanno effettuato un sopralluogo in via Bertini a Schignano per monitorare la presenza di una frana: “Chiediamo che ci sia una mobilitazione immediata delle forze di protezione civile per assicurare la stabilità della strada alternativa e garantire l’accessibilità e la sicurezza della zona, che sia fatto un focus specifico sulle mancanze e sulle negligenze da parte degli enti locali e regionali, un piano di prevenzione e la creazione di un fondo di emergenza per sostenere le famiglie e le imprese”

Edizioni locali: Val di Bisenzio

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(N° 4 del 14/02/2009)
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