Un sottopasso abbandonato a se stesso, costruito e mai entrato in funzione. Una infrastruttura trasformata ora in piscina, ora in discarica abusiva, con sterpaglie ad altezza d’uomo in grado di nascondere la baracca ‘spuntata’ recentemente e che non si capisce bene da chi venga utilizzata e a quale scopo. Il sottopasso in questione è in via Aldo Moro, lungo l’Asse delle Industrie, nella zona a metà tra Paparino e San Giorgio a Colonica. A segnalare l’abbandono è Giovanni Ricci: “Questo sottopasso potrebbe essere di importanza strategica per evitare l’attraversamento a piedi e in bicicletta di via Aldo Moro dal momento che è posizionato all’altezza della rotonda con via Fonda di Mezzana dove auto e camion sfrecciano a velocità sostenuta”.
Ricci, che sottolinea come il sottopasso inutilizzato sia stato oggetto anche di interrogazioni in Consiglio comunale nel 2023, da anni – quasi venti – fotografa l’”involuzione” della infrastruttura descrivendo una condizione che somiglia molto ad una bomba ecologica e ambientale: “Attualmente il livello dell’acqua è intorno ai due metri e mezzo con una certa quantità di risulta su entrambi i lati del sottopasso. Nel periodo estivo l’acqua si ritira ma mai del tutto ad eccezione del 2011 quando venne installato e collaudato il sistema semaforico e di sollevamento delle acque reflue, forse in seguito alla disgrazia verificata al sottopasso di via Ciulli. Non solo da allora il sistema non è stato mantenuto, ma il sottopasso è diventato un acquitrino paludoso, un ambiente di proliferazione batterica a causa di carcasse di animali, zanzare e potenziali focolai di malattie. E’ necessario intervenire per questioni ambientali e sanitarie e per fornire alla zona un attraversamento sicuro dal momento che si tratta solo di effettuare un recupero e un ripristino di un’opera pubblica che da decenni è completamente dimenticata”. Accanto a questo la denuncia di una “baracca realizzata all’imbocco del sottopasso e alla quale più volte è stato visto recarsi un uomo, forse lo stesso che proprio lì ha ricavato un orticello”.
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