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Sopralluogo sulla sr325 del sottosegretario Ferrante: “Il governo farà la sua parte per la messa in sicurezza della strada e del territorio”


La visita effettuata insieme alla deputata di Forza Italia Erica Mazzetti che rilancia la proposta di un tavolo interistituzionale che vagli la possibilità di una viabilità alternativa per la Val di Bisenzio


Claudio Vannacci


Il sottosegretario al ministero dei Trasporti Tullio Ferrante ha effettuato, stamani 24 maggio, un sopralluogo sulla sr325 per verificare di persona la situazione in seguito alle frane che hanno bloccato a lungo l’arteria ma anche per garantire l’impegno del governo. “Sulla Val di Bisenzio – ha detto – è alta l’attenzione del Mit e del governo, affinché il territorio, caratterizzato dalla sua nota fragilità, sia oggetto di interventi per la messa in sicurezza. Avviare una politica di sviluppo infrastrutturale è indispensabile per mitigare i rischi idrogeologici, oltre che per favorire la crescita dell’intero distretto. Gli investimenti che stiamo realizzando a favore di un sistema di infrastrutture e trasporti sempre più efficiente sono allora il simbolo della ripartenza della Val di Bisenzio”.

Ferrante era accompagnato dalla deputata Erica Mazzetti. “Ho voluto vedere personalmente – ha continuato Ferrante – le aree interessate dalla frana dello scorso marzo, ben cosapevole dei disagi con cui i cittadini devono confrontarsi. Ho visitato anche alcune delle aziende colpite dai danni del maltempo. Il territorio ha voglia di ripartire e stiamo lavorando attivamente per questo. La proposta avanzata dalla deputata Mazzetti di stabilire un dialogo interistituzionale costante sarà estremamente utile per attuare misure concrete di contrasto al dissesto idrogeologico. A queste iniziative si uniscono gli interventi già programmati per rimettere in carreggiata il territorio, come i lavori relativi alla Declassata,  con il tunnel del Soccorso. Si tratta di un’opera da 67 milioni di euro ormai prossima a vedere la luce con l’imminente avvio delle attività di gara. Stiamo anche lavorando al potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Prato, con parte dei lavori già eseguiti e parte in corso di progettazione, per un intervento che complessivamente ammonta a oltre 560 milioni di euro”.

Da parte sua Erica Mazzetti ha poi aggiunto: “L’alluvione è stato un dramma ma ha scoperchiato un problema decennale più profondo che non è mai stato affrontato. La Sr325 a oggi è un valico appenninico e salvaguardare la Val di Bisenzio vuol dire tutelare tutta la Provincia di Prato e il suo distretto industriale. Noi siamo in prima linea per farlo”.

“Ho ricordato al sottosegretario – aggiunge la parlamentare di Forza Italia – l’urgente necessità di un commissario alla ricostruzione, una figura tecnica e con poteri straordinari, che non può essere il presidente della Regione: dovrebbe essere nominato con un decreto allargato a quello dell’Emilia-Romagna, con stessa struttura e figura”. Per Mazzetti è indispensabile realizzare una “viabilità alternativa” così da evitare nuove interruzioni e per questo “propongo un tavolo interistituzionale per la risoluzione dei nodi strutturali della Val Bisenzio”. Quanto ai fondi, lo Stato “ha destinato oltre 60 milioni post-alluvione”. Mazzetti ha invitato la Regione a “far leva sulle competenze del territorio” e indirizzare “idoneamente le risorse impegnate dallo stato pari appunto a oltre 66 milioni”. “Invito anche – prosegue Mazzetti – a valutare bene il progetto di due varianti: una bretella con il Mugello, come proposito dal candidato sindaco Marco Ciani, appoggiato da Forza Italia, e l’altra verso Prato Ovest come già individuato dagli imprenditori locali”.

Nel corso della visita, Federico Mazzoni, presidente Aci Prato, ha esposto al sottosegretario il progetto, ipotesi elaborata dallo Studio Barili e Mazzoni e da Edilprogetti, di una bretella per collegare la Val di Bisenzio con Montemurlo così da creare “un collegamento per tutto il distretto”.

Presenta anche il candidato sindaco di Vernio Marco Curcio: “Posso riferire – dice – che il governo Meloni ha ben presente la situazione, molto grave, dell’assetto idrogeologico della Valbisenzio ed è noto il ritardo infrastrutturale che impedisce a Vernio e a tutta la Valbisenzio di svilupparsi a dovere”.

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