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Sono più di 50 gli “occhi elettronici” che vigilano sulla sicurezza nel territorio di Carmignano


Una rete capillare che ha permesso di risolvere numerosi casi, da quelli più gravi come gli omicidi di Seano e Comeana a quelli legati alla tutela del territorio


Claudio Vannacci


I più recenti casi risolti con il loro uso riguardano l’autore degli scarichi abusivi dei rifiuti a Comeana, con conseguente denuncia penale, e il responsabile dei danni all’autovelox sulla Statale: è un sistema diffuso di vigilanza elettronica quello “costruito” dal Comune di Carmignano nelle piazze, strade e frazioni. Le ultime telecamere sono state installate nella zona industriale di Comeana e ancora a Santa Cristina a Mezzana e portano a 37 le postazioni di videosorveglianza e ad un totale di 51 gli “occhi digitali” che “sorvegliano” il territorio comunale. Un investimento in sicurezza messo a disposizione di tutte le forze di polizia (“è collegato con le loro centrali”, annota il comandante della Municipale Rolando Palagini) che per loro attività vi fanno frequente ricorso e che ha permesso di venire a capo anche di gravi fatti di sangue: l’omicidio avvenuto a Seano nel febbraio scorso e quello accaduto a Comeana tre anni prima.
Una rete distribuita in zone sensibili del territorio di Carmignano, con una particolare attenzione riservata nella distribuzione e nel posizionamento per le aree industriali del fondovalle (impiegate soprattutto nell’opera di controllo e di rilevamento degli smaltimenti illegali di rifiuti) e per gli abitati che compongono il Comune del Montalbano: ad Artimino le postazioni sono quattro, a Carmignano e nelle altre frazioni sono state installate anche nei pressi degli edifici scolastici, ponti e snodi della viabilità sono “visionati” da questi apparati ottici, così come piazze e giardini. Una macchina di “sorveglianza” che non si ferma qui. Dice infatti il sindaco Edoardo Prestanti: “Continueremo anche il prossimo anno a mettere telecamere nei punti che più riteniamo necessari per la tranquillità dei cittadini. Sono un utile strumento, di dissuasione e per scoprire chi si macchia di reati o compie azioni che violano norme o arrecano ferite alla civile convivenza. Senza considerare la percezione, fattore importante, di maggiore sicurezza”.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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