Sono stati presentati questa mattina, giovedì 21 novembre, i dati relativi alla società della salute pratese. Il bilancio consuntivo delle attività e dei progetti svolti nel 2023 segna un aumento della presa in carico delle persone in tutti i settori coperti. Complessivamente il budget impiegato è stato di 32 milioni di euro mentre per l’anno 2024 sono già stati stanziati 38 milioni. Nello specifico, per quanto riguarda l’area minori, l’incremento economico è stato di un milione di euro a fronte di un incremento di spesa del 17%. Nel 2023 i minori accolti in strutture residenziali e semi-residenziali sono stati 459, mentre quelli in affidamento 68. Poi c’è la parte relativa al sostegno alla socializzazione e all’educazione dove in totale sono stati seguiti 597 tra bambini e ragazzi.
Per quanto riguarda invece l’area della terza età, le persone anziane prese in carico dalla società della salute sono aumentate di 208 unità, toccando la quota totale di 3.325 persone suddivise in Rsa (circa 860) e strutture semi-residenziali come centri diurni (198). Per quanto riguarda i servizi, sono stati attivati 230 assegni di cura, 165 pasti a domicilio e 710 assistenze domiciliari ai quali si sommano anche i fondi integrazione ovvero la quota sociale per l’Rsa di 18 mila euro e i progetti come “Dopo di me” e “A dopo bis” per i quali sono stati investiti complessivamente oltre 600 mila euro. Le Rsa nel territorio pratese sono 20. Il numero dei posti letto, seppur in crescita negli ultimi anni, non riesce però ancora a coprire la totalità delle richieste e circa in cento restano ancora in lista d’attesa. La quota sanitaria messa dalla Regione, che copre circa il 50% della spesa, è stata di 11 milioni di euro. Il restante è a carico delle famiglie, con il parziale concorso dei Comuni, in base all’isee e alla gravità delle condizioni dell’anziano. I comuni pratesi, nel 2023, hanno investito 3,7 milioni di euro nelle Rsa. Tra gli impegni che rinnova la società della salute ci sono anche i progetti per chi soffre di alzheimer, l’assistenza post dimissioni ospedaliere e l’assistenza domiciliare.
Il numero però più significativo è quello che riguarda le persone in difficoltà economiche che si rivolgono agli sportelli assistenziali, circa 2.627. Complessivamente le persone in condizioni di svantaggio aiutate dalla Sds pratese sono state 5.502 e sono state aiutate con un contributo economico (902 persone), con la mensa sociale (45 mila pasti) e con beni di prima necessità (511 persone) come kit di igiene personale o kit di indumenti. Ci sono poi i dati relativi agli inserimenti nelle stutture residenziali a bassa soglia, come Casa Anna, Casa Betania e Villa Egle alle qali si aggiungono anche le 140 persone che hanno trovato riparo notturno nelle strutture di via Borgo Valsugana e via Roma. I numeri dell’area disabilità le prese in carico sono state 2.010, suddivise in 327 accolte in strutture residenziali e semi-residenziali. Per quanto riguarda i progetti, i disabili inseriti in percorsi socio-terapeutici sono stati 116. C’è poi il quadro dei progetti e degli aiuti legati al sostegno educativo, le attività sportive, il trasporto sociale e l’assistenza scolastica attiva fino ai progetti di inserimento lavorativo, di vita indipendente e di autonomia. Le persone che usufruiscono del progetto disabilità gravissime sono, a Prato, 162 ai quali si sommano anche i circa 80 caregiver.
Per il prossimo anno l’intenzione è quella di potenziare il settore degli aiuti nella fascia di popolazione più giovane andando a contrastare il disagio giovanile, l’abbandono scolastico e le difficoltà discontrate dagli adolescenti con progetti ad hoc. Lo stesso vale per l’ambito della disabilità per la quale verranno investiti, nel 2025, quasi 900 mila euro, circa il 10% in più rispetto agli anni precedenti.