Maggiore sicurezza all’interno dell’ospedale di Prato e più tutela dei lavoratori attraverso un tavolo permanente sulla sicurezza. La Cisl Fp di Prato- Firenze ha inviato oggi, 23 agosto, una lettera al direttore generale dell’Asl Toscana Centro perché il problema venga affrontato in modo strutturale coinvolgendo le forze dell’ordine di ogni singolo territorio.
“Non è compito del sindaco dettare le regole dell’ingaggio – spiega il segretario generale Massimo Cataldo – noi chiediamo maggiori investimenti a tutela dell’incolumità delle persone ovvero i lavoratori e gli utenti. Le telecamere possono essere una soluzione, ma non sono sufficienti, serve anche una strategia a lungo periodo che venga condivisa fra tutti i soggetti coinvolti e quindi anche il sindacato in quanto rappresentante dei lavoratori”. La lettera è stata firmata anche dalla Cisl di Pistoia.
“Consapevoli – si legge – che codesta Amministrazione sta attenzionando la situazione di criticità, riteniamo maturi i tempi per una presa di posizione che metta in campo delle strategie atte a prevenire il dilagare del malcostume che sta prendendo sempre più campo. Il tavolo coinvolgendo gli organismi preposti alla tutela dell’ordine pubblico e sentite le esigenze segnalate dai rappresentanti dei lavoratori, elabori strategie e metta in campo adeguate risorse per fare si che queste situazioni di aggressioni vengano prevenute e non si debba intervenire dopo che il danno è stato fatto”.
L’ultimo episodio che si è verificato al Santo Stefano risale allo scorso 2 agosto, quando un 25 anni ha rischiato di morire dopo essere stato accoltellato al collo da un maghrebino, al culmine di una lite scoppiata in sala d’attesa.
Sicurezza in ospedale, Cisl: “La Asl istituisca un tavolo permanente”
Secondo il sindacato serve una strategia a lungo periodo oltre a maggiori investimenti
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