Un vertice per fare squadra in modo da dare risposte concrete e definitive per la messa in sicurezza idraulica e idrogeologica del territorio i Montemurlo. E’ quanto si è svolto questa mattina, 25 settembre, in municipio a Montemurlo, nell’ufficio del sindaco Simone Calamai, a cui hanno partecipato, oltre al Comune, tutti gli enti preposti a vari titolo alla gestione delle acque dolci sul territorio: Publiacqua – erano presenti il presidente Nicola Perini, il direttore Cristiano Agostini e vari tecnici – Autorità Idrica Toscana, rappresentata dal dirigente tecnico Andrea Cappelli, e il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, per il quale c’erano il presidente Marco Bottino e il direttore Jacopo Manetti.
Si è tratatto di una riunione operativa per fare il punto sulle varie necessità e criticità sul tema del rischio idraulico e idrogeologico, in particolare sulle interconnessioni che si registrano tra il sistema fognario e il reticolo idrografico costituito da torrenti e vari corsi d’acqua. Un appuntamento che ha permesso di capire lo stato dell’arte dello studio complessivo del reticolo idrografico, richiesto con forza dal Comune a Publiacqua, grazie all’autorizzazione di Autorità Idrica Toscana e già affidato ad Ingegnerie toscane, ma soprattutto per ricercare la piena collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nell’attività di salvaguardia.
“Ho registrato con favore la piena volontà degli enti presenti a collaborare e a riuscire a individuare le risorse necessarie per mettere in campo tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza definitiva del territorio – racconta il sindaco Simone Calamai -. In questo momento lo studio, le ispezioni, le verifiche, che sono in corso, sono fondamentali per dare il panel delle soluzioni necessarie da realizzare per la messa in sicurezza del nostro territorio. Naturalmente rimane imprescindibile per tutti i soggetti che sono chiamati alla gestione e salvaguardia ambientale, lavorare in piena sinergia ed avere adeguate risorse a disposizione per mettere in campo tutti gli interventi, fino all’ultimo.- spiega- In questo senso faremo tutto il possibile perché fino all’ultimo euro, che sarà necessario per la messa in sicurezza del territorio, possa esserci messo a disposizione, a partire dal governo”.
Il presidente di Publiacqua, Nicola Perini, ha messo in evidenza come sul territorio, gestito dalla società ci siano zone, come Montemurlo o Campi Bisenzio, che presentano maggiori fragilità e sono più esposti agli impatti delle mutazioni climatiche alle quali stiamo assistendo con frequenza assai preoccupanti. “Sulla gestione delle acque dolci esiste una pluralità di soggetti che operano e hanno responsabilità precise, tanto che diventa anche difficile anche farlo comprendere alla cittadinanza.- afferma Perini – Publiacqua ha aderito alla richiesta del sindaco Calamai, che deve affrontare varie criticità, per cercare di costituire “un corpo unico” con tutti i soggetti e le istituzioni che si occupano di questo settore”. Per Perini è fondamentale perseguire una progettazione che tenga insieme tutti gli enti preposti alla salvaguardia del territorio per arrivare alla stesura di un progetto definitivo per la gestione delle acque dolci e a soluzioni per ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici. L’obbiettivo dello studio, voluto dal Comune, è quello di fare un’analisi complessiva di quello che è il contesto urbano del Comune di Montemurlo, che si compone di più infrastrutture ( fognature, corsi d’acqua ecc..) che dialogano tra di loro e dovrebbero garantire il corretto drenaggio urbano. Un lavoro lungo e complesso che richiederà circa sei mesi per avere i primi risultati, come ha spiegato il direttore di Publiacqua, Cristiano Agostini ma che consentirà di avere risposte definitive sul drenaggio urbano: “Entro quindici giorni – ha detto – saranno concluse le verifiche e video ispezioni sulle zone soggette ad allagamenti dalle quali per fortuna non sono emerse particolari criticità”.
“È un lavoro grande e importante- chiude Calamai –. Ci aspettiamo sul breve periodo soluzioni e interventi da parte dei vari soggetti coinvolti, ma soprattutto in prospettiva vogliamo arrivare ad una svolta a 360 gradi di forte miglioramento del nostro territorio con interventi strutturali che consentano davvero di dare una maggiore sicurezza complessiva. Tutto questo, ribadisco, deve essere accompagnato da un lavoro di ricerca delle risorse necessarie e di allentamento di alcuni aspetti burocratici legati a questa materia. Mi aspetto che nessuno devi enti coinvolti si accontenti delle poche risorse, che in prospettiva arriveranno ai nostri territori. Deve essere fatto il possibile affinché, ogni euro che deve essere speso, sia finanziato; noi faremo tutto il possibile in questo senso”.