Si allunga un’ombra sul progetto della passerella ciclopedonale sulla Bardena tra Viaccia e Narnali permettendo soprattutto la connessione tra le scuole dei due abitati.
Un’ombra conseguenza dell’alluvione del 2 novembre che tra l’altro ha colpito duramente anche questa zona. Il Genio civile, chiamato a dare il proprio parere sul progetto di fattibilità, sarà molto più cauto nel giudizio di competenza. Quel terribile giorno di quattro mesi fa – è il caso di dirlo – ha fatto da spartiacque nella valutazione sulla realizzabilità di interventi viari che possono rappresentare “un elemento di ostruzione” per il flusso dell’acqua. Perplessità tanto più forti per il caso specifico perché la passerella sarebbe realizzata su un tratto breve tra due ponti, quello di via Pistoiese e quello di via del Guado a Narnali. Significherebbe tre attraversamenti e quindi tre possibili effetti barriera in meno di un chilometro.
La circostanza è emersa nel corso della seduta congiunta di stamani, 23 febbraio, delle commissioni urbanistica e mobilità, qdedicata al progetto. Un’opera travagliata perché già oggetto di revisione proprio a causa delle nuove normative che impongono una distanza di almeno cinque metri dagli argini con il divieto assoluto di contatto sia con le spalle che con la base della passerella è in generale di qualsiasi ponte. Come ha spiegato l’ingegnere della mobilità Edoardo Bardazzi, è stata quindi scelta una soluzione a “tombino” o se si proferisce scatolare (foto), possibile quando la portata del corso d’acqua è inferiore a 50 metri cubi come in questo caso. La Bardena infatti ne ha circa 47. Dato la richiesta pressante proveniente dai due quartieri, frutto anche di un percorso di partecipazione, l’amministrazione comunale ha inserito questo progetto nel piano degli investimenti in occasione della variazione di bilancio di luglio scorso. Le risorse, circa 750mila euro, sono state accantonate e come è noto provengono dalla rinuncia alla passerella tra il Pecci e McDonald. Non esiste invece, come previsione urbanistica perché non è mai stato possibile trovare la quadra tecnica su questo progetto. E stando a quanto riferito dal dirigente del settore, Riccardo Pallini, sulla nuova impostazione prudenziale del genio civile, probabilmente continuerà a restare sulla carta.
Spostandoci sul dibattito tra maggioranza e opposizione, il primo a bollare come inutile questa passerella è stato il consigliere del Centrodestra, Leonardo Soldi, da cui tra l’altro, nel settembre scorso, è arrivata la richiesta di approfondire in commissione il progetto. Cartina alla mano ha spiegato le ragioni del suo giudizio: “Questa passerella non risolve i problemi di sicurezza dei pedoni e dei ciclisti su via Pistoiese. Faccio notare che nell’attuale piano operativo approvato dal Pd è previsto il prolungamento di via del Guado-via della Pace per collegare la prima tangenziale alla seconda. Il cosiddetto by pass. Fatto questo, è possibile pensare di dirottare il traffico su questa strada e alleggerire via Pistoiese dove potrebbe essere messo il seno unico per ricavare una corsia per pedoni e ciclisti. Fare anche questa passerella significa sprecare soldi pubblici e creare quattro attraversamenti in meno di 500 metri. Sapete che mi batto per la passerella sul Bisenzio zona stadio in via Firenze ma ora non è questo il tema. Lasciamo pure in zona Viaccia e Narnali le risorse ma facciamo un’opera che ha senso e che sta nel piano operativo”. Parole che hanno scatenato l’ira delle due consigliere Pd di zona, Martina Guerrini e Monia Faltoni. La prima ha ricordato che la passerella è frutto di un percorso di partecipazione ed è stata espressamente richiesta dai quartieri. La seconda ha bocciato senza se e senza ma il prolungamento di via della Pace perché comporterebbe consumo di suolo e perché contrario alla mobilità sostenibile. Bocciatura non sfuggita al capogruppo della Lega Daniele Spada che ha sottolineato la contraddizione dato che il piano operativo è stato approvato cinque anni fa dallo stesso Pd: “Quando fa comodo si segue, altrimenti no. – ha chiosato Spada – Bene a sapersi”.
A riportare la calma il presidente Maurizio Calussi del Pd che ha ricordato che il piano operativo contiene previsioni e che come tali si possono cambiare in base alle esigenze e ai cambiamenti che emergono in città: “Anche se la passerella non è tra le previsioni se è meritevole la devo prendere in considerazione”.
Il capogruppo Pd Marco Sapia ha dato un taglio più politico: “A quanto pare il centrodestra è contro la mobilità sostenibile e dimostra poca coerenza: sì alla passerella in un punto (riferimento a via Firenze, ndr) ma no su un altro”.
Attacco a cui ha replicato Spada: “Nel nostro piccolo cerchiamo di capire dove c’è beneficio per la città e dove no, a seconda delle caratteristiche del territorio. Solo questo”.
Lo scontro tra Soldi, Guerrini e Faltoni ha avuto strascichi nel pomeriggio. Il consigliere d’opposizione, ritenutosi attaccato sul piano personale e oggetto di “violenza verbale”, valuterà “un’ulteriore indagine in contesti più appropriati per proteggere l’integrità del mio ruolo istituzionale”. Rivolgendosi ai cittadini di Viaccia ha aggiunto: “Ci troviamo di fronte a dieci anni di promesse vuote, retorica infondata e un’assenza totale di risultati concreti. E’ vitale che i cittadini riflettano sulla coerenza e sull’affidabilità di coloro che si spacciano per loro rappresentanti vastando cin attenzione le discrepanze tra le promesse fatte e le azioni intraprese”.
(e.b.)
