C’è un’arte che trasforma vecchi libri non più utilizzati o danneggiati, e quindi destinati al macero, in vere e proprie opere d’arte. Si tratta della scultura dei libri che, attraverso la tecnica del taglio e della piegatura delle pagine, modifica un oggetto comune in un’opera d’arte suggestiva e gli regala nuova vita. Si chiama “Donna che legge” il libro – scultura donato da Elvira La Torre alla biblioteca comunale “Bartolomeo Della Fonte”. Elvira, 76 anni, pratese, è un’autodidatta ed ha appreso questa tecnica attraverso la visione di tutorial su internet. Per realizzare le sue opere ha naturalmente bisogno di vecchi libri che spesso acquista ai mercatini, ma quando, un po’ di tempo fa, ha saputo che la biblioteca donava ai cittadini libri ormai scartati dal catalogo, ne ha approfittato ed ha così voluto ringraziare il Comune e la biblioteca della donazione con una scultura di carta.

«Per realizzare questa scultura ho impiegato 30 ore di lavoro di taglio e piegatura delle pagine – spiega Elvira Torre – Utilizzo due tecniche, quella di taglio e quella cosiddetta “strip”, che riproduce le immagini sul bordo delle pagine dei libri attraverso l’uso di strisce di carta. Per me questa arte è stata una vera medicina che mi ha ridato la voglia di vivere dopo un brutto momento. Purtroppo qualche anno fa ho perso mia marito ed ho poi subito un delicato intervento al cuore. Da sette anni lavoro la carta ed ho realizzato centinaia di libri-scultura. Un’attività che mi fa stare bene e mi dona serenità».
Elvira La Torre è un ex insegnante elementare che ha lasciato la professione quando è nato suo figlio: «Mi piace tanto insegnare, è la mia vita, e quindi da qualche anno trasmetto queste mie competenze attraverso corsi gratuiti che ho svolto al laboratorio del Tempo a Prato», aggiunge Elvira che vorrebbe portare anche a Montemurlo l’arte della scultura della carta, metamorfosi di libri dimenticati in oggetti preziosi. Il sindaco Simone Calamai e l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero hanno accolto con piacere il dono in carta di Elvira che ora fa bella mostra di sé sul bancone della biblioteca. Con Elvira La Torre era presente anche Elisabetta Zoppi, sua allieva che sta apprendendo l’arte della scultura dei libri.
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