Chiusa una vertenza, se ne apre subito un’altra. Dopo l’accordo raggiunto grazie ai Sudd Cobas con la stabilizzazione dei dipendenti del Maglificio Cxl, dal pomeriggio di ieri è lo sciopero dei lavoratori – facchini ed autisti – della Logistica Shun Da in via dei Confini a Prato. Si tratta di una delle aziende vittime degli attentati con i pacchi incendiari del 16 febbraio scorso.
Già la scorsa estate c’erano stati i primi scioperi in azienda con i dipendenti, anche in questo caso sostenuti da Sudd Cobas, che denunciavano il lavoro nero ed i turni di 12 ore. IN seguito a quella agitazione era stato raggiunto il primo importante accordo sindacale.
“Poi – si legge in una nota dei Sudd Cobas – c’è stato l’incendio che aveva distrutto il magazzino di via Notthingam e solo poche settimane fa l’esplosione in magazzino di un nuovo ordigno incendiario. Mesi già di per sé difficili per i lavoratori, a cui si è sommata la chiusura di fatto delle relazioni sindacali. I lavoratori iscritti al sindacato, che si sono fatti carico della battaglia per i diritti in magazzino, sono bersaglio di continue discriminazioni da parte dell’azienda. Il percorso di regolarizzazione, dopo i primi passi, si è fermato. La questione riguarda i turni che continuano ad essere imposti a chi non è iscritto al sindacato a cui si somma lavoro grigio e problemi gravi di sicurezza. I lavoratori – prosegue il Sudd Cobas – sono costretti a lavorare su furgoni caricati oltre i limiti consentiti, fino al doppio del carico. Questo si traduce in rischi per la sicurezza, mentre sono i lavoratori a vedersi emettere multe e detrazioni di punti della patente. Insomma, oltre al danno la beffa”.
Lo sciopero andrà avanti su tutto il turno notturno per richiedere l’apertura di un tavolo per proseguire sul percorso di regolarizzazione.
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