Per il 4 marzo Cgil Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero generale di 8 ore dei lavoratori di Enel, dopo che la trattativa a livello nazionale non ha portato a nulla di fatto. I sindacati chiedono che non vengano fatti ulteriori tagli al personale, scelta che ha ripercussioni anche sui servizi. “A Prato – spiega Juri Meneghetti, segretario generale Filctem Cgil – la situazione è preoccupante: il personale è decisamente scarso, parliamo di 35 unità per tutta la provincia e siamo sotto organico di almeno 15 persone. Da anni non è garantito il cambio generazionale. Il servizio che viene erogato è fondamentale per cittadini e imprese, per questo va potenziato e non smantellato”.
Enel in una nota “sottolinea di non aver mai abbandonato il tavolo negoziale e di essere sempre rimasta aperta al dialogo e pronta ad un confronto per trovare soluzioni che coniughino flessibilità ed efficienza.
Le condizioni di mercato ed il contesto economico sono significativamente cambiati rispetto al passato, pertanto, è quanto mai necessario che vengano intraprese e implementate le azioni alla base del Piano industriale, che rappresentano la condizione indispensabile per garantire la sostenibilità finanziaria e lo sviluppo dell’Azienda.
Enel è assolutamente fiduciosa che i lavoratori del Gruppo comprenderanno che tali azioni, che peraltro non comportano riduzioni retributive o di personale, né ora, né in futuro, sono nell’esclusivo interesse dell’Azienda. Anche alla luce di ciò, resta difficile da comprendere la posizione di totale chiusura assunta dalle organizzazioni sindacali”
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