“Mentre a Prato il vicesindaco manifesta forte preoccupazione e a Carmignano il sindaco avvia un dialogo con le imprese cinesi, il fenomeno dell’abbandono di sacchi neri a Montemurlo non suscita reazioni e anzi si tende a minimizzare”. E’ il commento di Antonio Matteo Meoni, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Montemurlo, che torna sull’abbandono di scarti tessili dopo che sui social sono comparse le immagini degli ultimi scarichi concentrati in via Vicinale la Querce. “Già nelle settimane scorse ho presentato una mozione per chiedere un rafforzamento dei controlli e una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono dei rifiuti ma – dice Meoni – nulla è cambiato nonostante le rassicurazioni dell’assessore all’Ambiente. Oggi si arriva perfino a dire che la situazione è migliorata: chiedo, ci sono dati? ci sono numeri che dimostrano il miglioramento”?
Nel mirino finiscono alcune iniziative dell’amministrazione comunale. “Si pubblicano video che dovrebbero rappresentare una campagna di guerrilla marketing – ancora il capogruppo di FdI – ma che somigliano più a spot autocelebrativi. Un’occasione persa per coinvolgere i cittadini, per lanciare messaggi chiari e per dare un segnale forte contro l’illegalità ambientale”.
Il consigliere rilancia la sua proposta: maggiori controlli, collaborazione con le forze dell’ordine, videosorveglianza ambientale e una campagna comunicativa mirata anche alle imprese. E aggiunge un ulteriore elemento di preoccupazione: “Pochi giorni fa è stata scoperta un’altra discarica abusiva nella zona del bacino di Montachello. Una situazione gravissima, anche perché fortunatamente alcune taniche non si sono disperse nell’ambiente, evitando danni ancora peggiori”.
La replica dell’amministrazione arriva per bocca degli assessori alla polizia municipale, Giuseppe Forastiero, e all’ambiente, Alberto Vignoli: “Quasi un controllo ambientale al giorno della polizia municipale – dicono -. Solo nel 2024 le verifiche ambientali sono state 240, svolte su iniziativa propria del Comune o su delega dell’autorità giudiziaria, che hanno portato a 12 comunicazioni di notizia di reato, di cui 4 con sequestri e 21 verbali per violazioni di natura amministrativa e 4 sopralluoghi per verifica delle ordinanze”.
“La nostra polizia municipale – proseguono i due assessori – sta lavorando per ricostruire la filiera della produzione dei capi d’abbigliamento o degli scarti tessili, rinvenuti all’interno dei sacchi neri abbandonati sul territorio. Si tratta di una procedura lunga, poiché le ditte che abbandonano i sacchi non si trovano tutte a Montemurlo, ma sono anche su Prato e in altri territori e quindi i tempi delle verifiche si dilatano. L’obbiettivo però deve essere ben chiaro a tutti: le indagini servono per far pagare chi smaltisce illegalmente gli scarti tessili o i rifiuti e per non far ricadere i costi della raccolta e delle smaltimento sulle tasche dei montemurlesi onesti. Potremmo chiamare subito Alia per far rimuovere i sacchi abbandonati, ma così non riusciremmo a risalire ai responsabili e pagherebbe la comunità di cittadini che smaltiscono correttamente i rifiuti e pagano la Tari. Il messaggio, invece, che vogliamo far passare è che a Montemurlo non c’è spazio per l’illegalità o per i furbetti”.
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