Sarà prorogata fino al 31 dicembre la sperimentazione del Punto di intervento rapido (Pir) di via Fra Bartolomeno, il servizio sanitario dedicato alla gestione dei casi non emergenziali. La decisione è stata presa dalla Giunta regionale toscana e riguarda tutti e sei i Pir attivati nell’ambito dell’Asl Toscana Centro.
Nonostante l’estensione, i risultati ottenuti finora non sembrano soddisfacenti. Secondo i dati diffusi dalla Regione Toscana, nei primi sei mesi di attività il Pir di Prato ha registrato una media di accessi pari al 5% del totale. Ancora più bassa la percentuale a Pistoia (3%), mentre i dati risultano più incoraggianti in altri territori: a Torregalli l’accesso medio raggiunge il 48%, a Figline il 25%.
Il servizio è rivolto principalmente ai pazienti segnalati dai medici di famiglia e riguarda condizioni di salute come febbre, tosse, dolori addominali o muscolari, piccoli traumi, ferite lievi, attacchi di panico, punture di insetti e problematiche legate a cateteri o necessità di medicazioni. Non mancano anche i casi con sintomi generici che richiedono accertamenti diagnostici.
Nei prossimi sei mesi l’obiettivo sarà quello di potenziare l’efficacia del servizio. Tra le novità previste, l’introduzione di un nuovo protocollo operativo condiviso tra gli operatori del numero unico 116117, i medici dei Pir e quelli del pronto soccorso. Saranno inoltre integrati i sistemi informatici delle varie strutture per semplificare la presa in carico dei pazienti e rendere più fluido il percorso assistenziale.
L’estensione della sperimentazione rappresenta, per la Regione, un’opportunità per correggere le criticità emerse finora e rafforzare un modello pensato per alleggerire i Pronto soccorso, migliorando al contempo l’accessibilità alle cure per i casi meno gravi.
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