Ruspe e cani molecolari di nuovo in azione nella casa a Monsummano Terme di Vasile Frumuzache, la guarda giurata di origine rumena che ha confessato di aver ucciso le due connazionali Ana Maria Andrei e Denisa Adas di 27 e 30 anni. Dal primo pomeriggio di oggi gli inquirenti sono tornati anche nel casolare abbandonato a Montecatini nei pressi del quale sono stati rinvenuti i corpi di entrambe le ragazze. Ieri, a partecipare ai sopralluoghi, il procuratore di Prato, questa mattina quello di Pistoia Tommaso Coletta. Sul posto pattuglie di carabinieri, militari del Ris e a Montecatini anche i vigili del fuoco. I cercano ulteriori tracce, entrambe le procure sono convinte che possano esserci altre vittime oltre a quelle accertate. Nel dettaglio, questo pomeriggio sono state fatte tre buche all’interno del giardino della casa di Monsummano, dove il killer vive con la moglie e i due figli. Nei pressi dell’area giochi dei bambini, con un tappeto elastico e alcuni scivoli, sono stati fatti tre scavi di media profondità dai quali però non è stato portato via o repertato niente. Gli inquirenti si sono concentrati soprattutto nel box in lamiera, posto sotto sequestro la scorsa settimana, nel quale venne rinvenuta l’auto riverniciata di Ana Maria. Ricerche intensive, per ore, con il luminol alla ricerca di qualsiasi indizio utile alle indagini per ricostruire, soprattutto, la cronologia del delitto e del successivo occultamento. Oltre all’arma del delitto, e a quella utilizzata per decapitare Denisa, resta ancora da chiarire se abbia fatto tutto quella sera o se abbia lasciato il corpo della donna all’interno di uno degli spazi per poi occultarlo successivamente approfittando dell’assenza dei figli e della moglie. Nella giornata di ieri l’attività di ricerca nella casa di Frumuzache è andata avanti per oltre sei ore, molti gli elementi fotografati e repertati dalla scientifica, tra questi anche una lama arrugginita e altri coltelli, quattro, semi bruciati.
Riproduzione vietata