Fu arrestato e condannato per l’incendio che la sera del 17 gennaio 2022 distrusse completamente la Mitumbatex, ditta di abiti usati in via Ombrone a Montemurlo, di proprietà di un imprenditore originario di Napoli. L’imputato, albanese di 49 anni, difeso dall’avvocato Stefano Camerini, in Appello è stato assolto dall’accusa di incendio doloso mentre ha trovato conferma quella di evasione dagli arresti domiciliari. Condannato a marzo dello scorso anno a 2 anni e 8 mesi con rito abbreviato, i giudici di secondo grado hanno pronunciato una sentenza di condanna a 1 anno di reclusione. Con il 49enne finì in manette un altro albanese che però, dopo la condanna a 1 anno e 8 mesi, non ha presentato ricorso.
L’incendio provocò danni per centinaia di migliaia di euro: compromessa la struttura del capannone, in cenere merce e arredi. Furono le immagini delle telecamere di sicurezza a indirizzare le indagini dei carabinieri e furono altre attività tecniche, come la ricostruzione degli spostamenti dei telefonini dei due albanesi, ad avvalorare la traccia investigativa poggiata anche sui rilievi dei vigili del fuoco che dal primo momento dissero che quell’incendio era stato appiccato di proposito. Si parlò del 49enne come autore materiale del rogo e del suo complice come la persona che lo aveva accompagnato in macchina e lo aveva aspettato nei pressi della ditta in cambio di duemila euro.
I giudici di Appello hanno recepito la ricostruzione della difesa decidendo per l’assoluzione dall’accusa di incendio doloso. Tra qualche settimana saranno rese note le motivazioni. Non è escluso che la vicenda approdi alla Cassazione.
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