Una petizione con oltre 500 firme raccolte fra la metà e la fine del mese di dicembre, per chiedere all’amministrazione comunale di rivedere il progetto di riqualificazione di via Carlo Marx, che oltre alla realizzazione della “bike line” prevede anche la rimodulazione dei parcheggi e la realizzazione di una piazzetta pedonale destinata anche al mercato rionale.
A promuoverla i commercianti e i residenti della zona che nei mesi scorsi hanno incontrato l’assessore Marco Biagioni che ha presentato il progetto durante il sopralluogo del 9 ottobre della commissione 3 Lavori pubblici. (leggi).
“Nonostante l’assessore abbia parlato di un processo partecipativo – spiega Paolo Puccini uno dei promotori della petizione e titolare della cartolibreria – non non sapevamo nulla. Abbiamo appreso del progetto dalla stampa. Ormai la bike line è stata fatta con conseguenze disastrose per il traffico e l’inquinamento. Vorremmo che almeno per quanto riguarda gli altri aspetti della riqualificazione l’amministrazione sentisse anche il nostro parere; in particolare siamo contrari a trasformare l’area che ora è utilizzata come parcheggio in piazza pedonale. I posti macchina sono essenziali sia per i residenti, sia per i clienti delle attività commerciali, al massimo insieme possiamo pensare a renderla più ordinata. Questo è un progetto calato dall’alto”.
La pec con la petizione, è stata inviata il 31 dicembre, ora i firmatari, che nella loro battaglia sono stati sostenuti dalla Lega, aspettano di essere convocati. “Questa – spiega il capogruppo della Lega Claudiu Stanasel – non è la prima volta che l’assessore Biagioni promette percorsi partecipativi che però non sono mai stati realmente messi in pratica. Partecipazione significa coinvolgere davvero i cittadini, non fare incontri riservati a qualche tesserato del PD nei circoli di partito. Questo progetto non risponde alle esigenze della gente e quindi porterò questa battaglia in commissione 3 e anche in consiglio comunale”
Riqualificazione via Marx, petizione con 500 firme per chiedere lo stop e aprire il confronto
I firmatari vogliono essere parte attiva del processo di trasformazione del quartiere: "Nessun percorso partecipativo, ma un progetto calato dall'alto"
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