E’ stato firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per le imprese artigiane e delle Pmi dell’edilizia. Le parti sociali dell’artigianato e dell’impresa del settore costruzioni (Anaepa-Confartigianato Edilizia, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai Edilizia) insieme ai sindacati Feneal-Unil-Filca-Cisl e Fillea- Cgil, si sono uniti nell’impegno per la tutela di oltre 50.000 imprese a livello nazionale e dei loro 400.000 lavoratori. Si tratta di un accordo importante, uno dei principali del comparto per rappresentatività e struttura bilaterale. Tra le principali novità l’istituzione del Fondo Artigianato Qualificazione e sviluppo, per aumentare la formazione e lo sviluppo delle competenze degli addetti, e il nuovo protocollo sull’orario di lavoro che amplia la virtuosità e premia i comportamenti viruosi in termini di sicurezza, regolarità contributiva e partecipazione alla formazione.
“Si tratta di un rinnovo importante – commenta Fabio Bandini, dirigente edilizia di Confartigianato Imprese Prato – che accompagna una fase di assestamento del settore e ne traccia la ripartenza su basi solide, puntando su qualità, formazione e legalità. Per le oltre 500 aziende del nostro territorio l’accordo prevede un incremento salariale complessivo di 178 euro, da corrispondere in quattro tranche, e introduce strumenti che premiano le imprese virtuose che investono nella qualificazione del personale”.
“Con questo contratto – sottolinea Stefano Chini, funzionario responsabile Federazione Edilizia di Confartigianato – viene riaffermato il valore della bilateralità come presidio di legalità, inclusione e sostenibilità. Lo abbiamo illustrato alle nostre imprese come uno strumento che non solo regola, ma stimola lo sviluppo di un’edilizia più qualificata, sostenuta da imprese responsabili e lavoratori preparati. Il riconoscimento della legge di accesso alla professione, coerente con gli obiettivi di qualità e trasparenza del contratto, rappresenta un’opportunità: può rafforzare le politiche di riqualificazione del patrimonio edilizio, miglioramento energetico e sicurezza sismica, in linea con le richieste europee”.
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