Ergastolo a Dong Jiwei, il cinese di 34 anni accusato di aver sequestrato e ucciso il connazionale e coetaneo Yang Zongwei; 24 anni all’altro imputato, anche lui cinese, Lei Rongjiu, chiamato a rispondere solo di sequestro a scopo di estorsione. Queste le pronunce della Corte d’assise di Firenze che oggi, lunedì 12 maggio, ha chiuso il processo per la morte del broker abusivo scomparso alla fine di aprile del 2021 e ritrovato in avanzato stato di decomposizione nei boschi de Le Sacca, sulle colline di Prato, qualche settimana dopo, il 10 giugno.
Carcere a vita dunque per Jiwei, 24 anni per Rongjiu, difeso dagli avvocati Antonino Denaro e Leonardo Pugi; mentre il primo è in carcere, l’altro è sparito dalla circolazione dopo essere evaso dagli arresti domiciliari. Nell’inchiesta era entrato anche un terzo cinese, Yang Wenming, irreperibile fin dal primo momento.
La vittima, che ufficialmente faceva il cuoco, sarebbe stata uccisa, secondo la ricostruzione degli investigatori, per una questione di denaro. L’uomo, infatti, si occupava di spostare il denaro dei connazionali dall’Italia alla Cina e in una di queste operazioni qualcosa sarebbe andato storto. Non si è mai capito se il 34enne sia stato sequestrato per punire un ammanco di denaro ma è certo che prima di essere ucciso fu costretto a trasferire delle somme dal suo conto.
I due imputati si sono sempre detti innocenti, completamente estranei alla vicenda. I giudici non hanno creduto alla loro versione. Le condanne sono arrivate nel primo pomeriggio. Scontato il ricorso in appello.
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