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Qualità della vita per generazioni: a Prato vivono bene gli anziani, così così i bambini, male i giovani


Passate in rassegna tutte e 107 le province italiane: quella di Prato è 55esima per i bambini, 100esima per i giovani, 38esima per gli anziani


Nadia Tarantino


Le classifiche della qualità della vita per fasce d’età pubblicata oggi dal Sole 24 Ore dopo l’anteprima di ieri al Festival dell’Economia di Trento si traduce, per la provincia di Prato, in un’altalena: alti e bassi, discese e risalite. Migliora il risultato quando si parla di bambini (0-14 anni): dalla 72esima posizione dello scorso anno alle 55esima attuale, e lo stesso vale quando si parla di anziani (over 65) con l’attuale 38esimo posto rispetto al 47esimo; male, molto male, se l’indice generazionale è quello dei giovani (15-35 anni) che passa dal 54esimo al 100esimo posto.
L’analisi ha preso in esame tutte e 107 le province italiane risaltando la capacità, o incapacità, dei territori di fornire risposte e opportunità ai bisogni dei tre target che sono insieme i più strategici e i più fragili.
Bambini. Come detto, metà classifica con il 55esimo posto (precedente 72). Solo un primato nella ventina di voci su cui è stato puntato il fascio di luce: edifici scolastici con palestre. Nessuno meglio dell’area pratese e, in generale, il sistema scolastico viene promosso dalla classifica nazionale: quinto posto per le scuole con la mensa, ottavo per l’economicità della retta e anche per il numero di bambini che usufruiscono dei servizi comunali per l’infanzia, 30esimo per l’ammontare di spesa sociale destinata a famiglie e minori.
Nota negativa e preoccupante riguarda i delitti denunciati con minori: 17esimo posto contro il 101esimo dell’anno scorso. Le cronache, effettivamente, sono sempre più piene di baby gang al centro di violenze, risse, pestaggi, atti vandalici e, talvolta, di reati anche molto, molto peggiori.
Le altre voci spingono la provincia nella zona medio-bassa della classifica: posizione numero 41 per verde attrezzato, rispettivamente 46 e 93 per competenza numerica e competenza alfabetica non adeguata, 52 per pediatri, 70 per indice di sport. Numeri a tre cifre per il resto: 101esima posizione per tasso di fecondità, 102 per progetti di istruzione con finanziamenti Pnrr, 103 per lo spazio abitativo a disposizione dei bambini, 107 per le relazioni sociali.
Giovani. L’area pratese chiude l’analisi del Sole 24 Ore a un misero centesimo posto, frutto di uno scivolone di 46 posizioni. Tra i dati peggiori c’è il penultimo posto (l’ultimo è di Roma) per percezione di insicurezza e nello specifico la paura a camminare di sera e da soli nel proprio quartiere; paura che è emersa in modo chiarissimo nelle risposte date dagli intervistati tra 14 e 35 anni.
Altro dato che ha subito un’oscillazione sensibile è la disoccupazione giovanile: la provincia di Prato è passata dal 38esimo al 6 posto. Se si chiede ai giovani che lavorano quale è il grado di soddisfazione, la classifica scende fino al 93esimo posto, mentre per la trasformazione del rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato, la posizione attuale è la numero 38 (7 in meno rispetto al dato precedente). Lieve il peggioramento per quanto riguarda l’imprenditoria giovanile con l’area pratese che perde due posti scendendo all’81esimo.Posto numero 88 per laureati e lo stesso per amministratori under 40, voce per la quale la provincia di Prato era sul podio. Centesimo posto per incidenti stradali notturni che coinvolgono giovani mentre, lasciando da parte la cronaca e parlando di eventi positivi, 106esimo posto per matrimoni e 35esimo per età media per partorire il primo figlio.
Per il divertimento e il tempo libero, la posizione è la numero 27 se si parla di spettacoli e locali, e numero 29 per aree sportive.
Metà classifica – 53esima posizione – se l’argomento è la casa e più in particolare il contratto di affitto con un gap tra costo in centro e costo in periferia che colloca Prato al 23esimo posto in Italia.
Anziani. L’area pratese migliora in linea generale guadagnando nove posizioni e salendo alla 38esima. La speranza di vita a 65 anni, però, peggiora: posto numero 25 contro il precedente 9. Così come desta preoccupazione il terzultimo posto relativo al numero di infermieri (esclusi i pediatrici). Resta sostanzialmente invariato il resto: 5° posto per anziani soli, 56° per chi passa il tempo coltivando un orto sociale, 18esimo per chi usufruisce dei servizi sociali comunali. Sul fronte sociale e sanitario: 22esimo per i geriatri, 56esimo per numero di posti letto nelle Rsa.
Fronte economico: 29esima posizione per i pensionati che hanno un reddito basso e 33esimo per importo medio di pensioni di vecchiaia.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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