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Pulizia caditoie, il Comune lavora perché sia un unico ente ad occuparsene


La gara per la gestione del sistema idrico integrato è in scadenza nel 2025, l'amministrazione sta pensando a nuove regole. A tutela del reticolo minore anche una cassa d'espansione per il Ficarello


Alessandra Agrati


Nel 2025 scade la gara per la gestione del sistema idrico integrato e la giunta Bugetti sta lavorando all’ipotesi di inserire nel bando anche l’obbligo di regolamentare la gestione delle acque meteoriche e la pulizia delle caditoie, ad oggi diviseafra Alia per la parte in superficie e Publiacqua per quella sotterranea.
Ad annunciarlo Simone Faggi assessore alla Protezione Civile durante la commissione 4 che si è riunita questa mattina 18 settembre, per fare il punto sullo stato di salute del reticolo minore e l’approfondimento sul rischio idraulico. “In seguito all’alluvione del 2 novembre – ha spiegato – c’è bisogno di studiare un rinnovato modello di controllo e verifica”. Non solo, è stato anche annunciato uno studio da presentare alla Regione (che ha la competenza) per realizzare una cassa d’espansione del Ficarello, a San Ippolito a protezione della zona ovest della città. Si lavora sulle anse del torrente che rendono più difficile il passaggio delle acque e per regimentare il flusso delle gore. Per quanto riguarda la cassa d’espansione per il torrente Vella in zona Vainella, il progetto esecutivo è pronto e dovrebbe essere approvato a fine dicembre, ma si è registrato un aumento dei costi di 1,5milioni di euro che devono essere coperti dalla Regione (costo complessivo 2,6milioni). Intanto sono iniziate le analisi del terreno come richiesto da Arpat e la procedura per gli espropri. Sempre per il Vella, l’amministrazione sta studiando un progetto per creare nel tratto interrato in via Malpighi una “calza” a sostegno del tubo molto usurato a rischio nuova rottura.
Intanto con il ritorno delle piogge cresce la preoccupazione a Bagnolo, dove il Comitato per l’alluvione torna a denunciare il ritardo dei lavori sullo Stregale. “I detriti sul letto del torrente non sono ancora stati rimossi, e in alcuni punti superano il metro di altezza. Questo nonostante i lavori, che sono costati un milione e mezzo di euro, non abbiano ancora garantito la sicurezza. Siamo anche preoccupati per la mancanza di sacchi di sabbia”.

Buone notizie invece, per quanto riguarda i ristori.  Una delegazione del Comitato ieri pomeriggio è stata ricevuta da Bernardo Mazzanti, responsabile della Protezione Civile regionale, per avere chiarimenti sulla tempistica e i criteri adottati per assegnare i contributi di 5mila euro per i danni causati dall’alluvione del 2 novembre scorso. Un incontro richiesto dopo che la Regione aveva scartato 600 domande su 900 presentate ” Abbiamo avuto rassicurazioni che quelle scartate in realtà sono in attesa di essere istruite – spiega Sabrina   portavoce del Comitato – Una volta verificati i requisiti, potranno essere riammesse. Siamo però preoccupati per la mancanza di sacchi di sabbia, per noi fondamentali in caso di forti piogge come annunciato dai bollettini meteo per i prossimi giorni”.

Edizioni locali: Montemurlo | Prato

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Editore: Toscana Tv srl

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