E’ in arrivo una tegola sulla mobilità che gravita attorno alla regionale 66 tra Poggio a Caiano e Seano. Da alcune verifiche effettuate nei mesi scorsi sono emersi dei problemi strutturali a due ponti, quello su La Furba, tra Poggetto e Seano, e quello sul Collecchio, tra Seano e Catena di Quarrata. Problemi che comportano un declassamento della portata consentita, oggi non soggetta a limiti. Il Ponte alla Furba scenderebbe a 35 quintali, quello sul Collecchio a 75. Per auto, piccoli furgoni e autobus fino a 18 passeggeri, non cambierebbe nulla. In caso di divieto potrebbero comunque transitare in entrambi i tratti. Il problema, nel caso il divieto diventi realtà, sarà semmai per i mezzi pesanti e per il trasporto pubblico locale. Gli autobus urbani ed extraurbani non potrebbero passare sopra i due ponti così come i furgoni e in generale i camion. Il problema è l’alternativa. Al momento ne esiste una sola ed è il ponte a Tigliano che permette il passaggio sull’Ombrone da Poggetto a Tavola e viceversa con viabilità regolata a senso unico alternato. Dirottare i mezzi sopra le 35 tonnellate su questo collegamento implica scaricare tutto il traffico pesante su Tavola ma anche togliere il servizio di trasporto pubblico per le grandi città a chi vive e lavora nel tratto compreso tra i ponti “declassati” e in generale a Seano. Per la prima conseguenza il Comune di Prato è già sulle barricate mentre per la seconda Autolinee toscane attende disposizioni dalla Provincia, ente gestore della strada per conto della Regione.
Un’alternativa per far digerire la situazione potrebbe essere quella di rendere le modifiche solo temporanee e funzionali a degli interventi di ripristino che rinforzino i due ponti riportandoli alla portata illimitata. Cosa non banale perché significa fare progetti e trovare le risorse per attuarli. I prossimi giorni saranno determinanti per capire quale soluzione sarà presa. Prato chiede chiarezza su tempi e modalità.
(e.b.)