La cultura accessibile a tutti. Grazie ai fondi Pnrr Palazzo Pretorio ha inaugurato un percorso parallelo multisensoriale con contenuti interattivi, opere da toccare e da ascoltare, guide nella lingua dei segni, nuovi strumenti multimediali e introduzione di linguaggi contemporanei, per un museo sempre più inclusivo.
E’ il primo tassello delle celebrazioni per i dieci anni dalla inaugurazione dei lavori di restauro che hanno permesso la riapertura del Museo civico dopo venti anni di attesa. Era il 12 aprile 2014. «In questi dieci anni il Museo di Palazzo Pretorio non ha mai smesso di saper raccontare la storia e la contemporaneità di Prato. E ancora oggi, con l’impegno di essere un Museo sempre più inclusivo e aperto, è testimone di una città che, forte della sua identità di città partecipata, ha fatto dei temi dell’integrazione e dell’inclusione i fattori chiave di una governance multilivello”, dichiara il sindaco Matteo Biffoni. “Dobbiamo sempre più prendere consapevolezza che la potenzialità e la forza competitiva di Prato sono dovute in parte alla sua capacità di essere una comunità che ha sconfitto i pregiudizi sulla diversità».
Al piano terra troviamo un plastico multimediale interattivo che ricostruisce tridimensionalmente in scala il Palazzo Pretorio e che consente l’esplorazione tattile dell’edificio favorendo la “leggibilità” ai visitatori con ridotte capacità visive. Audio attivabili con un tocco sui punti corrispondenti muniti di sensore permettono di ripercorrere le fasi storiche del Palazzo in un viaggio attraverso alcuni significativi elementi architettonici.
Ai piani superiori troviamo le riproduzioni tattili di tre opere della collezione permanente: la Madonna col bambino tra due angeli di Donatello, il Ritratto di Albert Skira di Jacques Lipchitz e il Gioacchino Rossini di Lorenzo Bartolini. Un focus a parte per il polittico di Giovanni da Milano raffigurante la Madonna col Bambino e Santi, che oltre alla postazione touch screen già esistente, si arricchisce delle riproduzioni tattili in resina e di due dettagli, oltre che di nuovi audiovisivi in Lingua Italiana dei Segni (LIS) e in International Sign Language (IS). “Nella consapevolezza che l’arte debba essere vettore di coesione e di integrazione sociale, il Museo di Palazzo Pretorio si mette in gioco e dà così forma a nuovi modi di leggere la bellezza”, ha sottolineato Rita Iacopino, direttrice di Palazzo Pretorio.
Rientra, infine, nell’obiettivo di essere un Museo di relazioni, anche il restyling della sala conferenze del Pretorio che ha comportato una ridefinizione dello spazio finalizzata alla valorizzazione dell’ambiente settecentesco al cui interno si sono aggiunti sofisticati interventi per il perfezionamento dell’acustica.
Il Museo sta lavorando anche al restyling e all’aggiornamento del sito web e dell’app, con la creazione di nuove sezioni e contenuti, progettati per rendere possibile la navigazione anche da parte di un pubblico con difficoltà sensoriali o cognitive. “Il programma delle Celebrazioni per il decennale si arricchisce con questo progetto che riflette quello che è da sempre l’impegno del Museo: promozione dell’inclusione, abbattimento di tutte le barriere, superamento dell’idea di museo quale contenitore di opere, costruendo nel tempo narrazioni articolate e iniziative condivise per coinvolgere pubblici sempre più ampi alla vita del Pretorio”, afferma l’assessore alla Cultura Simone Mangani.
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