Uno scivolone nella classifica sulla qualità della vita: in un anno, Prato perde dieci posizioni e passa dal 29esimo al 39esimo posto, alle spalle di Sondrio e prima di Ascoli Piceno. A misurare servizi, reddito, infrastrutture, capacità ospedaliera e sanitaria, dinamicità del tessuto produttivo e altri indicatori è Italia Oggi che ha pubblicato l’edizione 2024 dell’indagine. Nella graduatoria che prende in esame tutte e 107 le province italiane, Prato scende ed entra nel gruppo delle 32 con un livello di qualità della vita ‘accettabile’ in una scala che assegna l’aggettivo ‘buono’ a 30 posizioni di testa, ‘accettabile’ alla fascia immediatamente sotto la prima, ‘discreto’ a 23 posizioni di bassa classifica e ‘insufficiente’ a 22 province del gruppo fanalino di coda.
L’analisi condotta da Italia Oggi parte dal punteggio massimo che è mille assegnato a Milano e scende fino a quello minimo che è zero, assegnato a Caltanissetta. Sul podio, dopo il capoluogo lombardo, figurano Bolzano e Monza.
La provincia di Prato incassa 679 punti: questa la media pratese di tutti gli indicatori esaminati.
Bene l’indicatore ‘affari e lavoro’ che comprende la media tra tasso di occupazione e disoccupazione diviso per fasce d’età e tra imprese registrate e cessate: 873 punti che valgono la 15esima posizione, quindici gradini in più dello scorso anno. Male e anzi malissimo, invece, la ‘sicurezza sociale’: Prato perde il primato e dalla prima posizione con mille punti scende alla 48esima con 679; un dato, questo, ricavato attraverso la misurazione, tra gli altri, del tasso di disoccupazione giovanile, di disabili per numero di abitanti, reati a sfondo sessuale con vittime minori, dimissioni per tso e in generale la capacità di dare risposte alle tematiche di tipo sociale.
Passando in rassegna gli altri indicatori, Prato arretra di una posizione – dalla 80 all’81 – per l”istruzione’, mentre tutto il resto registra un segno positivo: 22esimo posto per ‘ambiente’ (28esimo un anno fa), sesto per ‘popolazione’ che significa numero di figli, tasso di mortalità, saldo migratorio come compensazione (13), 87esimo per ‘reati e sicurezza’ (95), 44esimo per ‘reddito e ricchezza’ (52), 64esimo per ‘salute’ che sta a indicare posti letto nei reparti di specialistica e apparecchiature diagnostiche ogni 100mila abitanti (73). Per quanto riguarda la voce ‘turismo e cultura’ entrata quest’anno per la prima volta nell’analisi di Italia Oggi, Prato occupa la posizione numero 49 con appena 356 punti dati dal numero di musei, eventi culturali, strutture ricettive, biblioteche.
Prendendo come riferimento le altre province Toscane, se la passano meglio di Prato solo Firenze che è all’ottavo posto (3 gradini in meno dello scorso anno) e Siena che si piazza 29esima perdendo diciotto posizioni. Sia il capoluogo toscano che la città del Palio vantano una qualità della vita ‘buona’. Insieme a Prato nel gruppo ‘accettabile’ tutte le altre province ad eccezione di Grosseto e di Massa Carrara con una qualità della vita ritenuta ‘discreta’. In Toscana, a guadagnare gradini sono solo Pisa che con undici in più si colloca al 34esimo posto e Massa Carrara che fa un piccolissimo passo in avanti passando dalla 62esima alla 61esima posizione. Questa la classifica regionale: Firenze, Siena, Pisa, Prato, Livorno, Pistoia, Lucca, Arezzo, Massa Carrara e Grosseto. (nadia tarantino)
Prato giù di dieci posti nella classifica sulla Qualità della vita di Italia Oggi, pesa il tonfo da prima a 48esima nell’indicatore ‘sicurezza sociale’
L'area pratese passa dalla 29esima alla 39esima posizione e si colloca nel gruppo delle province la cui qualità della vita viene definita dall'indagine 'accettabile'
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