Ingarbugliata, complessa e quasi incomprensibile, la questione della viabilità sul Ponte a Mulino (nel Comune di Poggio a Caiano) resta un nodo ancora tutto da sciogliere. Il ripristino del doppio senso sulla Sp8, voluto dal sindaco Palandri e bocciato dal Tar della Toscana, arriverà nelle mani del giudice del Consiglio di Stato che dovrà esprimersi in via definitiva sul da farsi. Intanto però si cerca di fare il punto almeno a livello locale con un vertice dedicato. Bugetti, Palandri e il presidente della Provincia Simone Calamai si ritroveranno nella giornata di domani per affrontare la questione. La competenza sul tratto di strada è della Provincia, chiamata a chiudere il cerchio con il rilascio o meno del nulla osta definitivo, ma resta aperto il confronto con i comuni coinvolti. In attesa del pronunciamento del giudice del Consiglio di Stato, il Comune di Prato -nonostante un iniziale parere tecnico positivo al ripristino del doppio senso- ha preferito congelare la questione sospendendo la posizione, chiedendo alla Provincia di fare lo stesso. Rimandare, dunque, a quando uscirà l’ultima sentenza. Per Palandri, il doppio senso su via Vittorio Emanuele resta una priorità imprescindibile. Nonostante il ‘no’ del primo giudice è determinato nel portare a casa il risultato. Se da una parte c’è la politica, impegnata a tentare di raggiungere un accordo, dall’altra parte ci sono i cittadini, molti dei quali contrari per motivi di inquinamento e vivibilità al ripristino del doppio senso. La raccolta fondi organizzata dal “Comitato per il senso unico” per coprire le spese legali del ricorso al Consiglio di Stato contro il Comune di Poggio a Caiano ha raccolto in appena dieci giorni circa 1.750euro, un terzo del necessario per potersi costituire i giudizio.
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