Sono scesi in strada con tanto di cartelli per chiedere all’amministrazione comunale di Poggio a Caiano chiarezza sulla variante al progetto iniziale per riqualificare la piazza XX settembre. La manifestazione, organizzata da un gruppo di cittadini che presto si costituirà in comitato, è andata in scena questa mattina, 16 novembre.
In particolare i manifestanti hanno lamentato la mancata presentazione della variante alla cittadinanza e si chiedono come sia possibile andare avanti su quella variante nonostante la bocciatura della Soprintendenza. Chiedono poi rassicurazioni sulla correttezza della procedura, paventando il rischio di un danno erariale. Infine esprimono dubbi sulla visione urbanistica generale: “Sul progetto iniziale, scaturito da un percorso partecipato e sostenuto dal totale rispetto per le norme – dicono -, si possono avere opinioni diverse, ma per serietà, si sarebbero potute confutare solo al termine dei lavori. Il progetto iniziale permetteva di superare la condizione di “rotonda spartitraffico” in cui era ridotta la piazza. Peccato, come denuncia la Sovrintendenza, che la variante “infici pesantemente” l’assetto architettonico, la vivibilità e il senso stesso del progetto”.
In merito alla manifestazione dal Comune arrivano alcune precisazioni.
“Intanto – esordisce il sindaco Riccardo Palandri – queste persone avrebbero dovuto protestare contro un cimitero lasciato in balia di se stesso, contro un palazzetto lasciato aperto col rischio che qualcuno potesse farsi del male. Invece no, protestano perché portiamo avanti i lavori di piazza XX settembre. Soprattutto perché non protesta nessuno per soldi pubblici spesi in questo modo: ricordo 1.260.000 euro senza aiuti di PNRR o fondi regionali. Nella conferenza dei servizi per trattare la variante alla piazza XX settembre gli enti chiamati a partecipare hanno optato per il silenzio assenso senza condizioni, di conseguenza la variante si intende approvata. Solo la Soprintendenza ha dato parere negativo e aveva il tempo necessario per impugnare la nostra decisione, ovvero quella di procedere con la variante, ma non lo ha fatto”.
