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Poggio a Caiano, la piazza finisce in Senato: presentata un’interrogazione al ministro della Cultura Giuli


Tre senatori toscani (Parrini, Zambito e Franceschelli) hanno presentato un'interrogazione con l'obiettivo di capire quali iniziative verranno adottate per ristabilire correttezza e legittimità delle procedure sui lavori della variante portata avanti dal Comune


Samuela Pagliara


E’ ormai una discussione senza fine quella tra maggioranza, opposizione e comitati civici sulla piazza XX Settembre di Poggio a Caiano. Tre senatori toscani, Dario Parrini Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli, hanno presentato un’interrogazione al ministro della Cultura Alessandro Giuli con l’obiettivo di sapere quali iniziative intenda adottare per ristabilire la correttezza e la legittimità delle procedure messe in atto dal Comune di Poggio a Caiano, nel portare avanti i lavori della variante approvata dall’attuale amministrazione davanti al parere negativo della Soprintendenza. I tre senatori toscani, con primo firmatario Parrini, chiedendo una risposta orale, portano dunque in Parlamento la vicenda che da mesi è al centro del dibattito pubblico poggese. “Siamo curiosi di capire cosa risponderà il ministro – commenta l’ex sindaco di Poggio Francesco Puggelli oggi capogruppo dell’opposizione – su una vicenda che, per la sua gravità, ha tutti i motivi per meritarsi l’attenzione nazionale”. La piazza XX Settembre, nelle strette vicinanze della villa Medicea, è sotto tutela del Codice dei beni culturali ed è entrata a far parte (nel 2013) del patrimonio Unesco perché ricadente all’interno della relativa “buffer zone” di tutela.

“Su questa piazza l’amministrazione comunale precedente dette vita a un progetto di riqualificazione premiato anche alla Biennale di Architettura di Venezia. I lavori- spiega Poggio Insieme in una nota- regolarmente autorizzati anche dalla Soprintendenza, iniziarono nel marzo 2023 ma nell’estate successiva furono sospesi dalla giunta subentrata alla guida del comune che volle modificare il progetto con una sua variante. Parrini e i due colleghi ricordano che la variante ha ricevuto “il netto dissenso da parte della Soprintendenza” mentre il Comune ha ritenuto di poter comunque andare avanti. Ed è qui che gli interroganti pongono, al ministro, il problema di base- continuano- La Regione si è dichiarata “estranea alla procedura” mentre la Soprintendenza invece “ha reso un parere negativo secondo cui la modifica del progetto inficia pesantemente assetto architettonico, vivibilità della piazza e ratio stessa dell’intero progetto”. Intanto, inoltre, il comitato di cittadini “Noi in piazza” ha di recente presentato un esposto a Procura e Corte dei Conti.

“Non si capisce perché la nuova amministrazione abbia deciso di approvare una variante stravolgendo un progetto che era stato ampiamente condiviso e voluto dalla società civile e che aveva ricevuto il parere positivo della Soprintendenza. Soprattutto, non si capisce perchè abbia deciso di andare avanti nonostante la netta contrarietà della Soprintendenza- dichiara il Senatore Parrini -Stiamo parlando di un bene sostanzialmente tutelato dell’UNESCO, non si può pensare di storpiare un progetto che lo riguarda per prese di posizione dovute al colore politico di una giunta. Tra l’altro, tutto questo a lavori già avviati e in buona parte conclusi. Per questo motivo abbiamo chiesto al Ministro Giuli di fare chiarezza.”

“Ringraziamo i Senatori – aggiunge Francesco Puggelli – per aver portato all’attenzione nazionale una vicenda così grave. D’altra parte si parla della Villa Medicea e dell’area circostante che sono bene UNESCO. Un bene culturale dal valore indiscutibile caro ai Poggesi e orgoglio di tutto il Paese che questa destra sta distruggendo in barba a tutte le regole. Perchè questa è la cosa ancora più grave. Cosa accadrebbe a un privato se contro il parere contrario della Soprintendenza lui volesse insistere, per esempio, a collocare un’insegna in un suo esercizio commerciale posto in “buffer zone”? Accadrebbe che il sindaco farebbe mandare la Municipale per far rispettare la legge. Ma qui è il sindaco stesso a ignorare il parere della Soprintendenza. Come giudicare un sindaco che fa applicare la legge per i normali cittadini ma non per sé stesso?”.

“Quello di Dario Parrini sul progetto di Piazza XX settembre a Poggio a Caiano è un attacco sbagliato nei mezzi e pretestuoso nei contenuti- afferma l’onorevole di Forza Italia Erica Mazzetti– Il Ministero della Cultura non c’entra nulla e la sua interrogazione serve al massimo a far lavorare il legislativo del Pd, anche perché sul progetto sono intervenute Regione e Provincia, visto che con la modifica del Titolo V della Costituzione – voluta dai suoi – è materia concorrente. Il Pd non si rassegna, dovrebbe mettersi l’anima in pace: ha perso a Poggio a Caiano, l’amministrazione di Centrodestra lavora nell’interesse della comunità, la discontinuità fa bene, anche nelle scelte progettuali e urbanistiche, il progetto della passata giunta non andava bene e infatti è stato corretto, come hanno chiesto i cittadini con il proprio voto e gli uffici con gli strumenti tecnici. Quelli del Pd del Poggio o quelli che scoprono il Poggio adesso come Parrini, più che logorare il Centrodestra, si stanno mettendo in un angolo da soli, sempre più irrilevanti e sempre più ridicoli”

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