L’occhio dei giudici contabili della Corte dei Conti si è posato anche sui bilanci del Comune di Poggio a Caiano, dopo aver fatto la stessa cosa per quelli di Prato. E anche stavolta sono emerse irregolarità. A denunciarlo è Diletta Bresci, vicesindaco del Comune mediceo: “Al termine dell’esame dei rendiconti 2020 e 2021 – afferma Diletta Bresci – la Corte dei Conti ha riscontrato irregolarità che dovranno essere sanate. In particolar modo il bilancio 2020 era stato chiuso con un avanzo di quasi 150.000 euro mentre in realtà, come accertato dalla Corte dei Conti, si trattava di un disavanzo di oltre 400.000 euro. Stesso iter per il 2021 che era stato chiuso con un avanzo di oltre 100.000 euro a fronte di un disavanzo accertato di oltre 300.000 euro. Mentre per il 2022, quando la precedente amministrazione chiuse con quasi 130.000 euro di avanzo ma in realtà c’era un disavanzo di quasi 300.000 euro”.La questione è stata discussa nell’ultimo Consiglio comunale, riunitosi lunedì scorso. Le irregolarità contabili emerse nel corso della verifica della Corte dei Conti dovranno ora essere sanata dal Comune, come previsto dall’articolo 188 del Tuel.”Questo passivo rappresenta una pesante eredità lasciata dalla precedente giunta – prosegue Bresci -, che non ha adottato le necessarie misure correttive per garantire l’equilibrio finanziario dell’ente. La nuova amministrazione si trova ora a dover fronteggiare una situazione complessa, che non solo mette a rischio la tenuta dei conti comunali, ma limita anche la capacità dell’ente di programmare investimenti e servizi a beneficio della cittadinanza. Ci troviamo a dover porre rimedio a scelte discutibili e a una gestione che non ha rispettato i principi di prudenza e trasparenza”.”È nostra priorità – aggiunge il vicesindaco – ricostruire una gestione finanziaria solida e responsabile, grazie alla nuova dirigenza che sarà all’altezza del compito chiamata ad assolvere, avviando tutte le azioni necessarie per rientrare dal disavanzo senza gravare ulteriormente sui cittadini”.E’ il consigliere di FdI Alessandro Mancini, presidente della commissione bilancio, ad entrare poi nel dettaglio delle contestazioni: “La relazione della Corte dei Conti – spiega – evidenzia per il 2020 errori significativi nella quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità per 294.695,06 euro, nelle quote vincolate da leggi e principi contabili per 184.279,20 euro e in alcuni trasferimenti per 374,41 euro, per un totale di 479.348,57 euro di poste non correttamente rappresentate, con un disavanzo superiore a 331.695,27 euro. Nel 2021 le criticità si confermano con errori che hanno prodotto un disavanzo di 260.413,47 euro. In particolare, sono stati rilevati errori nella quantificazione del fondo crediti di dubbia esigibilità per 41.499,57 euro, mancati accantonamenti relativi al fondo anticipazione liquidità per 30.521,85 euro, errate quantificazioni di quote vincolate per 184.279,20 euro, ulteriori inesattezze su trasferimenti per 30.382,93 euro e investimenti per quasi 81.000 euro. Complessivamente, le anomalie superano gli 846.974,29 euro tra i due anni”.”Gli effetti di queste difficoltà – prosegue Mancini – si sono fatti sentire anche negli anni successivi. Tuttavia, dall’insediamento dell’attuale amministrazione è stato avviato un percorso di risanamento e trasparenza contabile. Nel 2023 il disavanzo ammontava ancora a circa 251.000 euro, ma è stato ridotto a circa 71.000 euro e, con una variazione di bilancio approvata nell’ultima seduta consiliare, sarà spalmato su tre annualità fino al 2027, in conformità con la normativa vigente. Questa situazione comporta che il Comune debba destinare risorse per coprire tali disavanzi, sottraendole ad altri investimenti e progetti per la comunità. Si tratta di un onere derivante da una gestione contabile non sempre trasparente e tempestiva”.
A stretto giro di posta l’ex sindaco Francesco Puggelli replica alle accuse contrattacca: “Di irregolare in questa vicenda c’è solo una cosa: la scena muta fatta dalla Giunta Palandri davanti alle semplici domande di chiarimento fatte – com’è prassi – dai magistrati contabili. La delibera della Corte dei Conti – che riguarda, tra l’altro, i complicati anni del Covid in cui le norme contabili cambiavano a ritmo giornaliero – non ha nulla di clamoroso: da sempre, infatti, la magistratura contabile svolge periodicamente attività di revisione sui conti di ogni Comune d’Italia e sistematicamente manda richieste di chiarimento sui principi contabili applicati dai funzionari per definire i bilanci” Per Puggelli sarebbero state quindi le mancate risposte fornite dall’amministrazione Palandri ad aver provocato il danno. “La scena muta fatta nel 2024 da Palandri e soci davanti alla Corte dei Conti è costata cara ai poggesi – prosegue l’ex sindaco Puggelli -. Perché Diletta Bresci, gettatasi sulla vicenda come un avvoltoio, non spiega il motivo per cui Palandri non ha risposto ai rilievi della Corte? Perché il sindaco, a cui la Corte aveva scritto già un anno fa, ha scelto di non rispondere? Tutto ciò è molto grave. E’ grave che la giunta Palandri, non abbia presentato le controdeduzioni non abbia coinvolto i funzionari per portare documenti. Nulla di tutto ciò è stato fatto. A lor signori l’unica cosa che serviva era scaricare le colpe, far credere che chi c’era prima avesse commesso chissà quali irregolarità, buttarla in caciara”.
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