Sei nuove postazioni di videosorveglianza si aggiungeranno alla rete di controllo del territorio comunale, nell’ambito del progetto “Carmignano Protetta 2025”. Il sindaco Edoardo Prestanti ha firmato nei giorni scorsi la richiesta di partecipazione al bando del Ministero dell’Interno, con l’obiettivo di ottenere un finanziamento di oltre 44 mila euro a fronte di una spesa complessiva di oltre 67 mila. La quota a carico del Comune sarà di circa 23 mila euro, pari al 34,22%.
I nuovi occhi elettronici saranno installati in tre punti strategici: due in via Guido Rossa, nella zona industriale di Comeana, dove è forte il problema dell’abbandono illecito di rifiuti tessili; tre nel parcheggio del nuovo Centro didattico del Museo archeologico di Artimino, la cui inaugurazione è prevista a settembre; e uno a Spazzavento, in corrispondenza dell’incrocio tra via Spazzavento e via Fontemorana, con una telecamera a tre ottiche per il monitoraggio dell’area.
Le telecamere in via Guido Rossa saranno dotate di sistema per la lettura delle targhe, permettendo così un controllo dettagliato dei flussi veicolari in entrata e in uscita dalla zona produttiva. Quelle di Artimino garantiranno la copertura dell’area di sosta del centro culturale. La centrale operativa della Polizia municipale, già connessa con tutte le telecamere comunali, riceverà anche i flussi video di queste nuove installazioni, che saranno a loro volta collegate con le forze dell’ordine.
«La sicurezza è competenza dello Stato, ma l’amministrazione comunale ha il dovere morale e politico di contribuire al benessere dei cittadini, anche in questo campo», ha dichiarato il sindaco Prestanti. «Per questo continuiamo a investire nella rete di videosorveglianza, che si è già dimostrata uno strumento cruciale in diverse indagini».
Il sistema di videosorveglianza di Carmignano conta oggi 43 postazioni per un totale di 54 “occhi digitali”, distribuiti tra strade, piazze e frazioni. Un’infrastruttura che si è rivelata determinante in casi di cronaca rilevanti, come gli omicidi avvenuti a Seano e Comeana, e nella lotta contro scarichi abusivi e vandalismi.
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