E’ più complicato da quest’anno rinnovare il permesso di accesso in centro storico per chi ha la residenza fra le mura, ma la vettura intestata all’azienda per cui lavora. Oltre ad essere aumentati i documenti da presentare serve anche la busta paga in cui “si evince la presenza di finge benefit oppure lo statuto societario o altro documento ad esempio verbale dell’assemblea in cui si dimostri l’uso personale dei beni”.
La denuncia arriva da alcuni lettori di Notizie di Prato: “Crediamo che non sia lecito chiedere queste informazioni – dicono – che in alcuni casi, come ad esempio il verbale in cui si attesta che la macchina è concessa in benefit, è particolarmente complicato reperire. Noi ad esempio ci siamo dovuti rivolgere a un commercialista”. Secondo quanto riportato dai lettori, lo scorso anno bastava una lettere su carta intestata da parte del titolare della ditta per ottenere il lasciapassare. “Vivo in piazza Sant’Agostino da oltre sette anni – è lo sfogo di uno di loro – e non ho mai avuto problemi. Tra l’altro ho anche il garage quindi il mio permesso serve solo per transitare in via San Fabiano quando esco di casa. La scorsa settimana sono andato all’ufficio della stazione del Serraglio con tutti i documenti che ogni volta mi richiedevano: la lettere della ditta, il libretto di circolazione della macchina, il certificato di residenza, ma invece mi sono sentito dire che dovevo portare la busta paga o lo statuto della mia azienda”.
Dagli uffici competenti fanno sapere che “non è difficile reperire quei documenti. L’auto aziendale è un benefit e dovendo accertare questo elemento si richiede documentazione atta ad attestare la costituzione dello stesso che, a titolo esemplificativo, è quella indicata”.
Il consigliere di Fdi Rocco Rizzo, a cui sono giunte altre lamentele da parte dei cittadini, sta preparando un’ interrogazione sull’ argomento per cercare di snellire le pratiche