Collaborò a sfornare la valanga di documentazione falsa – contratti di lavoro con datori fittizi e dichiarazione dei redditi – finalizzata a consentire a centinaia di stranieri di usufruire del ricongiungimento familiare e dei flussi di ingresso in Italia. Un ‘documentificio’ a uso della clientela: 308 cinesi e una quarantina di stranieri di altre nazionalità. Una pratese di 65 anni, Daniela Pierini, già condannata in via definitiva per reati inerenti l’immigrazione, dovrà risarcire 35mila euro al ministero dell’Interno perché, mentre “procurava l’ingresso nel territorio nazionale a numerosi stranieri”, lavorava presso la prefettura di Firenze con la qualifica di funzionario. Lo ha stabilito la Corte dei Conti che ha accolto le richieste della procura erariale che chiedeva la condanna al pagamento di 15mila euro per il danno patrimoniale da disservizio e di 20mila euro per quello non patrimoniale all’immagine.
La vicenda è datata 2010; la condanna di primo grado, pronunciata dal tribunale di Pistoia, risale al 2013, l’Appello al 2015 e la Cassazione al 2016. Ecco ora la giustizia contabile che ha ricostruito tutto il filo degli illeciti contestualizzandolo al lavoro statale della donna. Da una parte il conteggio della gestione e trattazione delle pratiche, dall’altra “la gravità della condotta, l’abuso delle funzioni dell’ufficio, la risonanza mediatica, la peculiarità del bene leso, la dolosità della condotta e delle reiterazione dei fatti protrattisi in un lungo arco temporale, nonché la riprovevolezza sociale e penale delle contestazioni”.
Perini faceva parte di una organizzazione che si occupava di gestire le pratiche per quegli stranieri interessati a ottenere il ricongiungimento familiare o i permessi di soggiorno: dalla residenza fino al contratto di lavoro con tanto di dichiarazione dei redditi. Nel processo di primo grado il tribunale di Pistoia inflisse complessivamente 40 anni di carcere ai membri del sodalizio capeggiato da una cinese residente a Prato (ora deceduta) che fu condannata con rito abbreviato a 6 anni e 4 mesi. Tra i nove imputati anche un politico, un sindacalista e una dipendente comunale di Pistoia. (nt)
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