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Palazzo di giustizia in balia del degrado: la procura apre un’inchiesta


Un fascicolo, al momento senza indagati, per accertare eventuali responsabilità penali in ordine al Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. La decisione dopo che gli uffici sono rimasti al buio a causa di un guasto alla centralina elettrica provocato da un topo. Intanto resta spento il riscaldamento per via della presenza di amianto su cui sono in corso verifiche


Nadia Tarantino
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Contro il degrado del Palazzo di giustizia la procura ingrana la quarta. Il procuratore, infatti, ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità penali in ordine all’ipotesi di violazione del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro. Al momento non ci sono iscrizioni sul registro delle notizie di reato. La decisione del procuratore arriva a pochi giorni dall’ultima di una lunga serie di magagne: un topo ha rosicchiato i fili della centralina elettrica lasciando tutto il palazzo al buio. E’ successo venerdì scorso: saltate le udienze, chiusi gli uffici, a rischio il sistema delle intercettazioni telefoniche. Attività, insomma, completamente paralizzata. L’elenco dei problemi è noto da tanto tempo e ogni giorno si allunga. E’ di questi giorni la notizia che l’impianto di riscaldamento non potrà essere acceso fin quando non saranno effettuate verifiche e analisi sulla presenza di parti in amianto nelle giunture delle tubazioni dell’areazione. Una situazione che ha spinto la procura a indagare sulla possibilità di contestare l’inosservanza degli obblighi a cui il datore di lavoro – in questo caso il ministero della Giustizia – è tenuto per legge. Nella serata di ieri, martedì 26 novembre, il procuratore, Luca Tescaroli, e il presidente del tribunale, Lucia Schiaretti, hanno comunicato il ripristino dell’elettricità reso possibile da un intervento provvisorio “debitamente finanziato dal ministero”. Problema risolto? No. “Dopo i sopralluoghi, restano – si spiega – criticità nell’apparato che dovrà subire un significativo intervento per essere messo a norma”. Nel comunicato si fa anche riferimento alla presenza di amianto: “Sono in corso accertamenti finalizzati ad appurare la nocività o meno della sostanza attraverso prelievi e successivi esami di laboratorio che appaiono indispensabili per assicurare condizioni di lavoro adeguate”.
Intanto domani è in programma l’assemblea pubblica convocata dalla sottosezione di Prato dell’Anm per parlare dei problemi del Palazzo di giustizia ormai a un passo dalla “inagibilità tecnica”. (nt)  

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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