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Operazione “Fast Food”, a Prato in sei mesi scoperti 140 lavoratori irregolari e sospesi 15 ristoranti etnici


Duro colpo contro il lavoro sommerso e l'illegalità nel settore. Blandini: "Non c'è spazio per chi viola le regole e sfrutta il lavoro delle persone vulnerabili"


Samuela Pagliara
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140 lavoratori irregolari, di cui 55 a nero, e 15 ristoranti sospesi. E’ il bilancio dell’operazione della guardia di finanza di Prato denominata “Fast Food” finalizzata al contrasto dell’illegalità nel settore della ristorazione in particolar modo etnica. Il nucelo mobile pratese, coordinato dai comandi provinciali e regionali, ha portato alla luce nell’arco di sei mesi una rete di attività  con gravi inadempienze dal punto di vista igienico sanitario e del rispetto delle normative sul lavoro. Alimenti dalla provenienza sconosciuta, locali inadatti alla preparazione e alla vendita di cibo, operai senza diritti.

L’operazione ha portato alla sospensione di 15 ristoranti su 17 ispezionati, a causa di gravi violazioni delle normative igienico-sanitarie e delle leggi sul lavoro. Ogni attività sospesa ha ricevuto pesanti sanzioni amministrative, pari a circa 3.000 euro ciascuna, a cui si sono aggiunti provvedimenti di chiusura temporanea con rigide prescrizioni per la messa a norma degli ambienti. Durante le verifiche sono stati accertati 140 lavoratori irregolari, 55 dei quali completamente privi di contratti o tutele lavorative e previdenziali con risvolti negativi non solo nei confronti dei lavoratori ma anche del mercato generando inevitabilmente concorrenza sleale. Le zone più critiche sono state via Pistoiese, via FIlzi e l’area del Macrolotto con un’eccezione nella zona medicea.  L’obietivo dell’operazione è quello di richiamare l’attenzione su un fenomeno di ampio respiro, con ricadute dannose sulla salute, sull’economia e sulla dignità dei lavoratori, e fare da deterrente per tutti coloro che intendono fare impresa irregolare sul territorio.  Un colpo deciso contro il lavoro sommerso e l’illegalità nel settore alimentare.

“Questa operazione rappresenta un segnale forte e inequivocabile: non c’è spazio per chi viola le regole e sfrutta il lavoro delle persone in condizioni di vulnerabilità- ha spiegato il Comandante Provinciale di Prato Colonnello Enrico Blandini–  Il nostro impegno è garantire il rispetto delle normative e promuovere una cultura della legalità che tuteli i lavoratori e il tessuto economico sano del territorio.”

Edizioni locali: Prato

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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