Due classi quinte del liceo Livi oggi, 18 dicembre, hanno deciso di non entrare a scuola per protestare contro la mancanza di chiarezza, da parte della dirigente scolastica Maria Grazia Ciambellotti, sull’organizzazione della gita scolastica di fine anno. “Nonostante abbiamo versato una quota – spiegano i ragazzi – non abbiamo certezza se potremo partire, inoltre più passa il tempo maggiori sono i rialzi dei prezzi, costi che non tutte le famiglie sono disposte a sostenere. Per questo oggi abbiamo deciso di non partecipare alle lezioni. Nonostante la nostra protesta, non c’è stata data nessuna reale spiegazione, ma al contrario siamo stati minacciati di sospensione e nota disciplinare per ostacolare la nostra ammissione l’esame di maturità, vietandoci inoltre un confronto con il direttore dei servizi generali”.
Immediata la risposta della preside: “Come ho spiegato ai ragazzi, a cui ho proposto alle 8 di oggi un incontro con il Dsga – precisa Ciambellotti – da quest’anno è cambiata la modalità per organizzare le gite, anche le scuole devono passare per una piattaforma e fare l’offerta. La procedura è complicata e spesso il sistema si blocca. Sicuramente la gita verrà fatta, ma bisogna rispettare le regole” .
Nuova procedura per le gite scolastiche, al Livi la protesta di due classi
Il Ministero ha imposto una nuova procedura, la rassicurazione della preside "Stiamo lavorando, ma la procedura è complessa"
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