Nuova ondata di maltempo, nuova preoccupazione ma stessi disagi (leggi). La provincia pratese, il giorno dopo, fa l’ennesima conta dei danni. Frane e smottamenti, scantinati allagati e frazioni nelle quali è mancata la corrente per molte ore come a Cerreto e Figline di Prato dove la Bardena è esondata nuovamente ricoprendo la strada di detriti. Il tratto dal cimitero, in via di Cantagallo, è stato chiuso per tutta la mattinata per permettere ai mezzi a lavoro dalla notte di liberare le carreggiate.
I residenti della zona denunciano di essere senza connessione internet dall’alluvione del 2 novembre dello scorso anno. La notte è stata un susseguirsi di emergenze, tutti i torrenti e i corsi d’acqua della provincia hanno registrato un repentino aumento della portata anche a valle con l’Ombrone che ha toccato il terzo livello di guardia costringendo i tecnici della protezione civile ad aprire la cassa di espansione delle Vanne per consentire l’abbassamento del torrente. Criticità anche al Torrente Iolo, all’altezza di via Castruccio, al Calice e al Ficarello con la chiusura di via Sant’Ippolito dopo la fuoriuscita del torrente. Stabile ma costantemente monitorato anche il Bisenzio. Disagi anche a Galceti, con i vigili del fuoco a lavoro dalle 2.30 di notte a causa di alberi caduti e acqua dentro le abitazioni. Tutte le piste ciclabili restano chiuse mentre la protezione civile continua a monitorare la situazione.
Non è andata meglio neppure a Montemurlo dove l’acqua che in passato ha portato via tutto è tornata a tormentare i cittadini che esasperati non sanno più a chi rivolgersi. Problemi nelle frazioni di Bagnolo e ad Oste dove in via II Giugno l’acqua ha ricoperto interamente le porte dei garage distruggendo tutto quello che vi era all’interno, così come in quasi tutte le vie limitrofe. Dalla notte quattro mezzi della Vab di Montemurlo sono a lavoro, a bordo strada, con le pompe idrovore per liberare le case colpite dall’acqua ma -come denunciano i residenti della zona- questa notte qualcosa non ha funzionato. Secondo i racconti, le pompe sarebbero entrate in funzione troppo tardi, quando ormai le strade erano già fiumi. Il problema principale resta il reticolo minore, le fognature non reggono e l’acqua fuoriesce dove trova spazio. Allo sgomento di chi ha subito nuovamente danni economici si aggiunge la rabbia anche quella degli anziani che ad oltre ottantenni si ritrovano a dover indossare gli scarponi e mettersi a pulire per salvare il salvabile. Tra i più colpiti anche una donna incinta al settimo mese, costretta per la quarta volta in un anno a lasciare la propria abitazione durante la notte portandosi dietro una bambina piccola.
Intanto in Val di Bisenzio la situazione lentamente sta tornando alla normalità. A Cavarzano da ieri sera e fino a stamani è mancata la corrente elettrica, in mattinata i tecnici del servizio Enel hanno risolto, ma alcune squadre sono ancora in giro per sistemare delle criticità. Interruzioni elettriche in via Bellosguardo e una parte di via Popigliano non ancora risolta. Il guasto sembra più grave del previsto. Enel ci sta lavorando, ma sta anche approntando 4 generatori per per le famiglie interessate dal guasto. C’è stato anche uno smottamento sulla SR 325 in località Le Confina, nel Comune di Cantagallo, con il traffico circolante su una sola corsia. L’intervento di rimozione completato intorno alle 8 di questa mattina. Nella notte segnalati alcuni allagamenti che non hanno provocato danni nella zona del Fabbro, con intervento di Publiacqua, e a Carmignanello. Stamattina le ditte interessate sono intervenute per la sistemazione dei tombini. Fenomeni di ruscellamento nella notte sulla SR 325 a nord di Carmignanello e sulla via di Migliana, per i quali l’amministrazione ha chiesto la messa in sicurezza ai proprietari delle aree interessate