Una “pena alternativa” per due classi dell’istituto Datini che, invece di essere sospese, hanno svolto servizio presso la Cui, la cooperativa di disabili con cui l’istituto collabora da anni. “Una parte dei ragazzi – spiega la preside Francesca Zannoni – aveva avuto un comportamento sbagliato , mentre gli altri li hanno coperti. Così ,insieme al consiglio di classe, abbiamo scelto di indirizzarli alla Cui con un percorso di collaborazione con gli ospiti. L’obiettivo era proprio quello di farli riflettere e impegnare il proprio tempo anche in attività socialmente utili. L’esperimento ha funzionato”.
Non è la prima volta che la dirigente scolastica opta per questa soluzione, ma generalmente si trattava di singoli studenti. “In quel caso – spiega – a seconda dell’indirizzo scelto troviamo un servizio da fare, così ad esempio per gli studenti dell’alberghiero potrebbe essere lo sporzionamento dei pasti o servire a tavola, mentre per l’agrario attività nell’orto, sempre con gli ospiti della cooperativa”.
Anche dall’altra parte, cioè dal punto di vista della Cui, l’esperimento è stato giudicato positivo “Si è trattato – ha sottolineato la presidente Ambra Giorgi – di un percorso inclusivo che è servito a tutti anche nell’ottica di accettare chi è diverso da noi”.
aa
Riproduzione vietata