Alla fine la soluzione è stata trovata e i 500 bambini della scuola primaria e della materna che frequentano l’istituto comprensivo Pontormo di Carmignano, lunedì 30 settembre potranno fare – come era previsto – la giornata intera a scuola e non uscire alle 12.30 come aveva inizialmente deciso il dirigente scolastico Roberto Santagata visti i problemi legati al gestore del servizio mensa. Santagata aveva deciso di far terminare le lezioni alle 12,30 non autorizzando né il pasto sostitutivo con il panino né il rientro pomeridiano. Decisione che aveva scatenato l’ira delle mamme che avevano annunciato per lunedì una clamorosa protesta: portare i bimbi a scuola e andare a prenderli, comunque, alle 16.30 e non alle 12.30.
Proprio in seguito alle proteste delle famiglie, la scuola ha poi deciso di tornare sui suoi passi e lunedì sarà garantito il servizio mensa. Questo grazie all’intervento dell’assessore di Carmignano Maria Cristina Monni che ha ottenuto dal gestore del servizio Qualità e Servizi di avere pasti preparati in un centro cottura diverso da quello finito al centro delle cronache per i casi di sospetta salmonella che si sono verificati in alcune scuole del fiorentino serviti dalla stessa azienda. A Carmignano non c’erano stati problemi per il fatto che il servizio non era ancora partito, dovendo iniziare appunto lunedì prossimo.
“Non capiamo – si erano lamentate le mamme- come mai nelle altre scuole dove l’azienda fornisce i pasti è stato autorizzato il panino e da noi no. La comunicazione dell’uscita alle 12,30 è arrivata ieri sera alle 20,30 mettendoci in ulteriore difficoltà visto che la mensa, per motivi tecnici del Comune, non è ancora partita dall’inizio dell’anno scolastico”. Da qui la proposta anche di rientrare nel pomeriggio, i genitori si sarebbero organizzati fra di loro per garantire il pasto. “Ho letto con attenzione il regolamento della scuola – era stata la replica del preside Santagata – è chiaramente indicato che non sono ammessi cibi dall’esterno, inoltre la mensa fa parte dell’attività didattica quindi non è possibile autorizzare il rientro a scuola nel pomeriggio. Capisco i genitori e il loro disagio, ma io ho applicato il regolamento che ho trovato. Credo anche che l’azienda avrebbe dovuto fornirci un piano B”.
A risolvere il problema l’intervento decisivo del Comune che fin da subito si è mosso con l’assessore Monni per trovare una soluzione che potesse conciliare le diverse esigenze. “Siamo riusciti – dichiara l’assessore Monni – a salvaguardare la partenza del servizio. Abbiamo evitato il crearsi di una situazione disagio, anche se limitata nel tempo”. La sospensione della mensa scolastica era infatti stata decisa solo per lunedì 30 settembre. Già da martedì si contava nella partenza del servizio.
La società “Qualità&Servizi”, partecipata pubblica dei Comuni di Barberino di Mugello, Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Sesto Fiorentino, Signa, aveva comunicato, nella giornata di ieri, venerdì 27 settembre, di aver “esteso a lunedì 30 settembre la sospensione delle attività nel centro di cottura di via del Colle”, decisione assunta, si diceva, “confermando la linea di massima precauzione”, nonostante i controlli da parte della Asl, si scriveva ancora, “non abbiano evidenziato criticità tali da richiedere l’adozione di misure profilattiche specifiche né siano state ordinate sospensioni o modifiche dell’attività”.
