Non più una semplice festa, ma un vero e proprio brand pensato per rilanciare il capodanno cinese a Prato partendo dall’intrecciato rapporto fra i due popoli. E’ da questa novità, che segna un ulteriore passo avanti verso il sodalizio tra le due culture, che partiranno i festeggiamenti per la “Festa della Primavera”. Il prossimo 29 gennaio, secondo il capodanno lunare cinese, inizierà l’anno del serpente: potente simbolo di saggezza, trasformazione e rinnovamento. A Prato i festeggiamenti inizieranno il pomeriggio del giorno prima, con il tradizionale gong delle campane all’interno del tempio buddhista PuHuaSi in piazza della Gualchierina e proseguiranno per tutto il mese di febbraio. La festa, attesa anche da molti pratesi, è stata organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con le numerose associazioni locali. Mostre fotografiche, letture di fiabe popolari, giochi per conoscere la lingua, una collaborazione con gli studenti dell’istituto alberghiero e laboratori per imparare la cultura culinaria della Cina. Immancabile, come da tradizione, la sfilata del dragone e la danza del leone in programma per il prossimo 8 febbraio nella zona industriale del macrolotto 1 e 2, con replica il giorno successivo sulle strade del Macrolotto 0 e del centro. L’8 e il 9 febbraio si concentreranno gli eventi più importanti del calendario. Tra le attività in programma anche un’esposizione di fotografie nel cassero medioevale di Andrea Cavazzuti uno dei più importanti fotoreporter e documentaristi con un esperienza di 40 anni in Cina, film cinesi in lingua originale al cinema Terminale, la cerimonia del tè al Metastasio, una colazione con le bacchette con la docente e scrittrice Jada Bai e il tour enogastronomico nel macrolotto 0 alla scoperta delle diverse tipologie di cucine regionali cinesi. A seguire visite guidate al tempio, concerti di musica tradizionale cinese e itinerari per la città. Tra le novità anche l’adesione dell’associazione Cardato Riciclato Pratese, per ribadire il legame che da sempre lega il settore tessile con il popolo cinese.
“E’ un’occasione importante- ha spiegato la sindaca Ilaria Bugetti– Da qui si parte per una nuova veste e una nuova progettualità che si arricchisce rispetto al passato. Negli anni c’è sempre stata una grossa partecipazione e per questo abbiamo deciso di proseguire, nel rispetto delle reciproche tradizioni, abbiamo deciso di mettere in piedi un brand e un calendario ancora più dettagliato in collaborazione anche con le associazioni di categorie. Tutto questo diventa un appuntamento nazionale per mostrare le bellezze e l’unicità di Prato, leghiamo l’unicità della città con un approccio all’integrazione. Non solo problemi ma anche opportunità”.
“Con la creazione del brand abbiamo voluto fare una sintesi tra la Prato storica e la Prato turistica – spiega l’assessora Chiara Bartalini – Al di là dell’aspetto tradizionale e religioso, il Capodanno cinese è un’occasione per raccontare la città in un nuovo modo, essendo protagonisti della narrazione di una città multiculturale, sempre in fermento e con la più grande comunità cinese d’Italia e tra le più grandi in Europa”.
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