A Prato, a partire dal mese di ottobre, presso la Casa di comunità Centro est (in via Frà Bartolomeo 48) parte la prima sperimentazione provinciale del Pir. Per sei mesi il presidio sanitario, nelle 12 ore di servizio, garantirà la presa in carico tempestiva dei cittadini che presentano problemi di natura non grave ma che richiedono un intervento sanitario rapido. Alternativa, in alcuni casi, al pronto soccorso, in particolare per i cosiddetti codici bianchi. All’interno opereranno medici delle continuità assistenziale e infermieri, In rete con il personale del dipartimento emergenza urgenza del presidio ospedaliero e medici del dipartimento cure primarie, in collaborazione con i medici di medicina generale: medici e infermieri che nei Pir avranno a disposizione un’adeguata strumentazione, apparecchi per la misurazione dei valori di emoglobina, glicemia, elettroliti ed altri valori del sangue ad esempio, strumenti per test rapidi, farmaci, un elettrocardiografo connesso in rete e un ecografo. A maggio l’Asl Toscana Centro era stata incaricata di progettare l’architettura del nuovo servizio e il progetto ora è pronto, approvato dalla giunta regionale “Questi ambulatori – sottolinea il presidente Eugenio Giani – saranno un po’ la nuova frontiera per la patologia acuta del cittadino, che, in caso di codici minori, anziché rimanere in coda per ore e ore al pronto soccorso, con i casi più gravi che giustamente hanno precedenza, potrà più velocemente essere curato”.
Il nuovo ambulatorio di intervento rapido garantirà l’accessibilità e la tempestività delle cure, ma anche la continuità dei percorsi assistenziali. Aiuterà la presa in carico, con un effetto a cascata, non marginale dunque, sui pronto soccorso del Santo Stefano. Il 40-42 per cento degli accessi ai pronto soccorso toscani riguarda infatti proprio i codici minori, di cui la metà è costituita da persone che si autopresentano. Al Pir pratese ci si accede su richiesta del medico di famiglia o dell’116117 ad esempio per otiti, sinusite, stipsi e diarrea, riacutizzazioni di malati cronici, ferite superficiali non da saturare, rimozione di punti di un precedente intervento, crisi di panico, abrasioni, dolori muscolari e scheletrici, distorsioni del piede o fratture del dito, contusioni, torcicollo o punture di insetti. Si dovrà invece andare al pronto soccorso per dolori al torace, difficoltà acute nella respirazione, mal di testa intenso e inusuale come per qualsiasi sintomo riconducibile ad un disturbo neurologico acuto. Per precauzione, visto che si tratta di sintomi sentinella di patologie più gravi.
Nasce anche a Prato l’ambulatorio di intervento rapido: l’obiettivo è evitare di ingolfare il pronto soccorso con codici bianchi
La sperimentazione alla Casa di comunità Centro est partirà da ottobre e durerà sei mesi
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